
100 candeline per Livio Felluga il patriarca del Collio
E’ stato uno degli artefici della rinascita viticola italiana del dopoguerra Livio Felluga, il patriarca dei vignaioli del Collio e i suoi 100 anni di gloria
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Conosco poco Livio anche se ho letto molto di lui e adoro i suoi vini, ma conosco bene sua figlia Elda. Donna di straordinarie capacità organizzative e grande generosità, Elda è una protagonista della diffusione del turismo del vino in Italia e soprattutto in Friuli Venezia Giulia. Parte dall’amicizia con Elda Felluga il ritratto del suo mitico padre.
La storia inizia subito dopo la seconda guerra mondiale, quando Livio primogenito di una famiglia che coltiva vigne da quattro generazioni, torna dalla prigionia in Scozia.
Le colline del Collio sono in totale abbandono perché i contadini preferiscono andare in città a lavorare in fabbrica. Livio, invece in quella terra ci crede e compra i suoi primi campi a Rosazzo dove comincia a piantare vigneti, uno dopo l’altro, fino ad averne 155 ettari e fino a vedere riconosciuto Rosazzo come uno dei territori da vino più vocati nel mondo. Nel 2009 l’Università di Udine conferisce a Livio Felluga la laurea honoris causa e lui commenta
con la consueta umiltà << Ma cosa ho fatto di grande?>>
Oggi accanto al patriarca ci sono i suoi quattro figli Maurizio, Elda, Andrea e Filippo. Tutti insieme intorno alla magica “mappa del tesoro” quella carta geografica che Livio mise sulle sue bottiglie per mostrare la dislocazione dei suoi vigneti e oggi sembra davvero la carta della fortuna.
Livio continua ad amare le sue vigne, con la stessa passione che aveva da giovane. Un patriarca che è ancora il faro della famiglia, dice Elda <<un trascinatore che ci invita sempre a realizzare i nostri sogni».
800.000 bottiglie esportate in 60 Paesi del mondo. Cinque rossi e 12 bianchi fra cui Abbazia di Rosazzo, prodotto, dal 2009, nei vigneti di un luogo storico a cui Livio è particolarmente affezionato. L’ultimo gioiello è “Terre e vini” a Brazzano il ristorante che Elda Felluga ha trasformato in un luogo cult per gli amanti della buona tavola.
Una storia costellata da tante belle soddisfazioni. Ecco le ultime.
Il 14 marzo scorso, a Singapore, durante il galà dedicato ai grandi terroir italiani, Robert Parker Jr il potentissimo patron del Wine Advocare, ha presentato due soli vini bianchi italiani e uno di essi era il Terre Alte 2011 di Livio Felluga. Poco dopo, il 18 giugno il New York Times celebra il Friulano come <<an italian white that makes friends easily>>
20 settembre sulla collina dell’abbazia di Rosazzo l’istallazione artistica “Vigne Museum” e un convegno sul paesaggio celebrano la nascita di un nuovo vino bianco: il 100 in onore di Livio Felluga.