Le cantine on line: gioie e dolori del vino digitale 1
Non essere in Internet è mortale ma essere visibili è complicato. Le cantine on line; sito, blog, social, house organ, georeferenziazione … istruzioni per l’uso
di Donatella Cinelli Colombini
Per le cantine l’immagine on line ha una doppia valenza: commerciale e turistica.
IL SUCCESSO COMMERCIALE DELLA CANTINA PASSA DA INTERNET
Oltre la metà degli importatori piccoli non vengono in Italia ma scelgono le cantine in cui comprare tramite le guide, gli eventi all’estero, oppure il consiglio di esperti. Il primo elemento di valutazione è il sito dell’azienda, a cui seguono i contatti via e-mail, la richiesta di campionatura e, se tutto va bene, un piccolo ordine di prova. Si tratta di enoteche con una distribuzione nella loro città, oppure di una
catena di tre o quattro ristoranti che fanno arrivare container misti unendo le bottiglie di più cantine. Buyer che alla fine dell’anno comprano oltre un pancale di vino da ogni produttore e hanno la giusta dimensione per i bravi ma piccoli, che non vogliono essere in mano a un solo importatore grande cioè a un acquirente che compra quasi tutta la loro produzione determinando poi anche il prezzo di vendita.
Un sito ben fatto, anche in inglese, è determinante per intercettare questi buyers.
IL SUCCESSO TURISTICO DELLA CANTINA PASSA DA INTERNET
Per quanto riguarda il turismo del vino bisogna ricordare che cresce attraverso il passaparola: quello reale prima e quello virtuale ora. Gli altri sistemi di comunicazione – giornali specializzati, pubblicità, tour operator, pubbliche relazioni, news letter- funzionano pochissimo per diffondere le wine destination. Altra cosa da ricordare è che tutte le indagini descrivono i turisti del vino come utenti Internet più attivi della media.