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Alfredo Tesio 70 anni vissuti alla grande

Festa alla Fattoria del Colle per il compleanno tondo del leader del Gruppo del gusto nella Stampa Estera di Roma. Auguri al danese trequandino Alfredo Tesio

Alfredo Tesio e le sue 7 candeline alla Fattoria del Colle

Alfredo Tesio e le sue 7 candeline alla Fattoria del Colle

Una festa italo danese per uno dei miei più cari amici, Alfredo Tesio che finisce 70 anni e ha voluto intorno a sé tutta la famiglia e tanti amici. C’era la deliziosa moglie Helle che ci ha insegnato il brindisi augurale danese Urrà, Urrà Urràààààààààà!!! C’era Fin fratello musicista di Helle che ha creato una canzone per celebrare l’evento, c’era la figlia Barbara che insegna all’Università di Edimburgo ed aveva con sé un fidanzato bello, gentile e musicista anche lui. C’erano il figlio Vincent con i baffi, la sorella Anna, il fratello Vittorio ….. gran parte dei gourmant della stampa estera in Italia compreso il

Helle, Vincent e Anna Tesio Fattoria del Colle

Helle, Vincent e Anna Tesio Fattoria del Colle

simpaticissimo e graffiantissimo spagnolo Rossend Domènech con fidanzata, il coltissimo Philip P. Willan quello che ha scritto “The Vatican at war” un libro che ha fatto tremare San Pietro…. Insomma tanti amici che hanno raccontato episodi curiosi della vita di Alfredo integrando un delizioso video proiettato all’inizio. Scopriamo così che Alfredo Tesio ha alternato gli studi alla Sapienza di Roma e all’università di Copenaghen (è laureato in economia e giornalismo) con attività di vario tipo fra cui quella di bagarino. L’episodio raccontato dall’amico complice ha fatto ridere tutti a crepapelle.

L’Osteria di Donatella alla Fattoria del Colle

Dalle ricette delle massaie di Trequanda alle lezioni di “Pinci”  piccola storia del ristorante di Donatella Cinelli Colombini nella Fattoria del Colle

Fattoria-del-Colle-camino3

Fattoria-del-Colle-camino3

Quando il padre di Donatella Fausto Cinelli le donò la Fattoria del Colle, nella sala liberty dell’ attuale ristorante c’era un locale buio utilizzato per giocare a ping-pong, la cucina era vuota e al posto della veranda c’era un prato che scendeva verso vecchi vigneti. Creare l’Osteria fu per Donatella il primo passo nella trasformazione dell’agriturismo della Fattoria del Colle in un luogo raffinato e capace di raccontare il territorio in modo indimenticabile. Furono riaperti gli antichi archi a mattoni della sala e le pareti vennero decorate con un disegno primi Novecento tratto da una villa del Chianti Classico appartenuta ai nonni di Donatella.

Fu attrezzata la cucina e soprattutto Donatella trascrisse le ricette locali intervistando le massaie. Nelle serate d’estate, nei paesi della zona – Trequanda, Petroio, Castelmuzio, Chiusure – gli abitanti hanno l’abitudine di sedersi fuori di casa per chiaccherare con i vicini. Era in quel momento che Donatella si avvicinava (o come dice Violante si “approdava”) con il suo PC portatile e chiedeva le ricette. Alla fine ne trascrisse una quarantina che furono poi pubblicate in un opuscolo intitolato Ricettario di Monte Oliveto e Trequanda nelle Crete Senesi.