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Festa delle Donne del Vino in Toscana

Un evento che cambierà lo stile di consumo di vino al femminile. La Festa delle Donne del vino debutta il 5 marzo 2016 in Toscana e alla Fattoria del Colle

Festa-delle-donne-del-vino logo

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Di Donatella Cinelli Colombini 

Il primo appuntamento è per il sabato prima della Festa delle Donne in una ventina di cantine, enoteche, ristoranti della Toscana con un evento destinato a creare una piccola rivoluzione: <<le Donne del vino aspettano le altre donne ( ma anche gli uomini) per offrire loro visite, assaggi, minilezioni sul vino in tavola e un vino a prezzo speciale>> spiega Antonella D’Isanto delegata toscana delle Donne del vino.

Partenza col botto per un happening che ho pensato per accrescere la cultura del vino e il ruolo delle wine lovers nel momento della scelta, dell’abbinamento e del consumo delle bottiglie di pregio. Ma anche un evento

Festa delle Donne del Vino alla Fattoria del Colle 5 marzo alle 18

Festa delle Donne del Vino alla Fattoria del Colle 5 marzo alle 18

divertente, modaiolo, leggermente trasgressivo rispetto ai soliti che vedono gli uomini protagonisti del vino di qualità.

5 MARZO ALLE 18 FESTA DELLE DONNE DEL VINO
Fattoria del Colle Trequanda SI visita guidata alle cantine e alla villa cinquecentesca con 4 soste dedicate a diversi momenti del giorno: pranzo veloce, aperitivo, cena e notte. Ciascuno abbinato con il vino e le scarpe adatte create e scelte dal Calzaturificio Gardenia. Sosta più lunga nella cucina storica con una mia piccola lezione di bon ton del vino in tavola. Chianti superiore, Brunello o Cenerentola Doc Orcia. Anzi è proprio questo vino il filo conduttore della serata perché <<una scarpa e un brindisi possono cambiarti la vita …. Cenerentola lo dimostra!>>. Al termine delle visite guidate ( dalle 18 alle 20) ci sarà qualche piccolo assaggio toscano e poi, chi lo vorrà, potrà trattenersi a cena all’osteria della Fattoria del Colle dove sarà servito un menù speciale tutto dedicato alle donne (35€ vini inclusi)

Donatella Cinelli Colombini vi presenta il suo spumante

“Amici di vigna” 4 vignaioli del Trentino e della Toscana si uniscono per produrre uno Spumante BRUT metodo classico, con 42 mesi di permanenza sui lieviti

 

Spumnate Donatella Cinelli Colombini

Spumante Donatella Cinelli Colombini

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello Montalcino

Il progetto si chiama “Amici di vigna” perché è proprio dall’amicizia fra 4 vignaioli a capo di aziende familiari e con vera passione per i grandi vini, che nasce l’idea di produrre insieme delle bottiglie di spumante in piccole serie esclusive.
Lo spumante è ottenuto dalle uve di Chardonnay – è dunque un blanc de blancs – coltivate in Trentino, ed è stato poi affinato sui lieviti nella cantina Gaierhof di Luigi Togn. Al momento della sboccatura è intervenuto Fausto Peratoner anche lui vignaiolo ed enologo con una lunga esperienza nella spumantistica che lo ha portato, qualche anno fa, alla carica di Presidente dell’Istituto Trento DOC.

Vigneti Trentino Gaierhof

Vigneti Trentino Gaierhof

I due membri toscani degli “Amici di vigna” sono le aziende di Donatella Cinelli Colombini e I Balzini a Barberino Val d’Elsa di Antonella e Vincenzo D’Isanto. L’alta qualità, l’esecuzione accurata e artigianale dello spumante si integrano perfettamente con la gamma delle due aziende toscane entrambe condotte con passione e competenza da chi crede davvero nella vigna e nelle piccole produzioni di pregio.
Donatella Cinelli Colombini ha riunito intorno al progetto i suoi 3 “Amici di vigna” Luigi Togn, Fausto Peratoner e Antonella D’Isanto ed ora è lieta di presentarvi questa piccola selezione di un grande spumante.

Antonella d’Isanto super DonnaDelVino

Una Donna del vino in versione arcobaleno per la Toscana: Antonella D’Isanto siciliana esperta di risorse umane, produttrice di supertuscan a I Balzini

Donne del vino toscane con la nuova delegata

Donne del vino toscane con Antonella D’Isanto

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Castello di Vicchiomaggio, uno dei luoghi più belli del Chianti Classico, qui, ospiti di Paola Matta, le Donne del Vino toscane hanno scelto Antonella d’Isanto per succedere alla bravissima produttrice chiantigiana  Diana Lenzi come delegata regionale. Si tratta di una delegazione importante, perché l’associazione è nata proprio in Toscana, nel 1988, per merito di Elisabetta Tognana. Oggi le Donne del Vino toscane sono una cinquantina mentre l’associazione nazionale, presieduta da Elena Martuscello, conta circa 600 membri fra produttrici ( che sono la maggioranza) enotecarie, ristoratrici, giornaliste, sommelier e esperte.

Castello di Vicchiomaggio

Castello di Vicchiomaggio

Nel programma di lavoro di Antonella D’Isanto ci sono già due iniziative, la prima in collaborazione con ChiantiBanca, è intitolata “Lavora in agricoltura e semina il futuro” in perfetta sintonia con il tema dell’Expo 2015. La seconda riguarda la comunicazione e coinvolgerà Marzia Morganti– MarteComunicazione, docente al Master dell’Università di Parma, che mostrerà alle Donne del vino come “uscire dal coro” e usare lo story telling per raccontarsi.

La pittura di vino di Elisabetta Rogai

Enoarte e il vino diventa arte sulle tele di Elisabetta Rogai e invecchia esattamente come in bottiglia. Una materia viva sulla tele come nel bicchiere

Elisabetta Rogai

Elisabetta Rogai

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Assisi, Franciacorta, Lituania, Hong Kong, “Artista dell’anno” della sudamericana Friends of Arts Foundation e ora a Forte dei Marmi …. Elisabetta Rogai porta l’arte e il vino toscano nel mondo in un modo davvero singolare.
La pittrice fiorentina dipinge con la tecnica Enoarte, usando esclusivamente vino rosso e poi bianco per le velature, nessun altro colore. Una scelta coraggiosa che apre un nuovo rapporto con la materia e la natura. Il vino si fissa sulla tela e poi invecchia esattamente come farebbe nelle bottiglie passando da tonalità rosso porpora a rosso ambrato, infine il processo si arresta mantenendo la luminosità delle tinte. I suoi dipinti hanno insomma qualcosa di vivo che conferisce nuovo fascino alle immagini di donne e ai paesaggi della Rogai. Enoart è un’esclusiva di Elisabetta che l’ha perfezionata con anni di prove e l’aiuto del Professor Roberto Bianchini docente di chimica organica dell’Università di Firenze.

Un anno da leoni con Fiorenzo e Piercurzio

Si conclude una bellissima annata Lions con la premiazione del concorso Enolions e il video “Vino e vita” dei Leo e di mia figlia Violante Gardini

Violante Gardini Firenze Certosa serata Lions

Violante Gardini Firenze Certosa serata Lions

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Eccola Violante con un sorriso felice che pranza al tavolo del Governatore Fiorenzo Smalzi e presenta il video “Vino e vita” sul bere consapevole dei giovani. <<Meglio tanti ricordi e pochi bicchieri che tanti bicchieri e zero ricordi>> dicono i ragazzi che amano i grandi vini così come le serate con gli amici, in un video realizzato dai Leo e non solo, tanti volontari e soprattutto Andrea Biagi con la sua agenzia Réclame

Ginevra Venerosi Pesciolini e Fiorenzo Smalzi

Ginevra Venerosi Pesciolini e Fiorenzo Smalzi

di Chiusi e la regista Elisa Manieri. Bravissimi e bellissimi questi wine lover che trasmettono passioni. Per me questo è stato il momento più bello di una serata favolosa.
Siamo a Firenze nell’imponente monastero della Certosa costruito nel 1341 da Niccolò Acciaioli per 18 monaci di clausura e, dopo l’alluvione di Firenze, trasformato nel laboratorio di restauro dei libri del Gabinetto Vieusseux.