Rocca di Staggia arte, storia e fantasia fra Siena e Firenze
1020 anni di storia leggeri come nuvole: falchi per la caccia medioevale, la torre di Filippo Brunelleschi, opere d’arte contemporanea alla Rocca di Staggia
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
La Rocca di Staggia è un posto dove, chi vi celebra il suo matrimonio, parte per il viaggio di nozze in mongolfiera oppure festeggia con un banchetto medioevale con tanto di ballo in costume.
Ogni domenica i bambini assistono agli spettacoli di falconeria e prendono i rapaci sul braccio. Un gioco ma anche una lezione di storia che non dimenticheranno mai. Per i più piccoli ci sono il tattambù che insegna a ottenere suoni dagli oggetti e, la domenica, tante attività divertenti e ricche di insegnamenti che, per gli adulti, si trasformano in assaggi di salumi di cinta senese e vino Chianti.
Una fortezza medioevale viva, dunque, anzi una fortezza d’avanguardia. Come ci spiega Donatella Bagnoli direttrice artistica della Fondazione Rocca di Staggia. Scopriamo la torre medioevale fatta costruire dai ricchi
mercanti Franzesi Della Foresta che possedevano il castello alla fine del Duecento e volevano evidenziare il lungo soggiorno alla corte di Filippo il Bello. Da questo periodo alla raffinata corte reale deriva la grande sala per banchetti, ora distrutta, e l’attenzione all’igiene con l’acqua che scorreva nelle latrine per tenerle sempre pulite. Quasi come il nostro WC.
I Franzesi sono noti per la loro ricchezza ma anche per un episodio, forse leggendario, che li vide protagonisti come ladri del tesoro di Papa Clemente V durante il trasferimento in Francia. Puliti ma disinvolti dunque!
La rocca di Staggia vigilava sulla via Francigena e il suo incessante transito di pellegrini, banchieri, e persino sovrani verso Roma. Per questo, quando i Franzesi fecero bancarotta (1361) Firenze comprò Staggia e la trasformò in un baluardo avanzato in terra senese, quasi una spina nel fianco all’eterna nemica. I fiorentini costruirono una nuova cita muraria e, nel 1431 mandarono Ser Filippo Brunelleschi per rafforzare le difese del castello. Anche qui, il più geniale architetto di tutti i tempi, realizza un piccolo capolavoro militare costruendo la rondella con “l’occhio del capitano” torre con alloggio e vista sul punto più critico delle mura urbane.