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Zucche paura si o no?

Zucche intagliate per Halloween anche all’agriturismo della Fattoria del Colle. Ma c’è chi storce il naso perché non è una tradizione toscana. Di Bonella Ciacci

Zucche di halloween 2013 per il ponte di Ognissanti

Zucche di halloween 2013 per il ponte di Ognissanti

Quando l’anno scorso ho intagliato la mia prima zucca, l’ho fatto male, sporcandomi tutta e con poca convinzione. Perché io sono una di quelle cresciute con l’idea che no, Halloween è una festa americana, da noi non c’entra niente. Anzi, mi sentivo ridicola nello scimmiottare un’usanza d’oltre oceano, che mi pareva così poco adatta alle nostre campagne.

Poi qualcosa è scattato dentro di me. Ho fatto qualche ricerca e per prima cosa va detto che anche noi italiani avevamo le nostre tradizioni per la vigilia del giorno dei santi. Nei racconti della mia famiglia, qui in Toscana, nella campagna intorno a Siena, ci si radunava a vegliare vicino al fuoco, e si raccontavano storie di paura nell’attesa di andare a letto. Avevamo anche i nostri “dolcetti”, gli ossi di morto, biscotti forse non belli da vedere, ma buonissimi. Ed anche il pan coi santi, pane molto speziato e pepato, con dentro noci e uvetta, che dava una bella carica energetica per affrontare i primi freddi.

Montalcino mette le bandiere ed ecco la Sagra del tordo

L'ultima domenica di ottobre, quest'anno il 28, Montalcino rivive l'epoca in cui era un ricco centro medioevale con dame, cavalieri e arcieri. [caption id="attachment_9821" align="alignleft" width="300" caption="Montalcino-corteggio-storico"][/caption] Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini La Sagra del tordo è per i montalcinesi una festa in famiglia. I 4 Quartieri in cui é diviso - Borghetto, Pianello, Ruga e Travaglio- sono attivi tutto l'anno con cene, eventi per anziani e bambini, mostre, gite e altre attivitá associative. Con le due feste, di ottobre e agosto, rievocano i fasti del passato: un corteo storico che traversa le vie cittadine, il ballo del trescone con gli abiti...

Il dolce di Ognissanti a Siena si chiama Pan-coi-santi

Donatella Cinelli Colombini ha trascritto per voi la ricetta segreta del “Pan coi santi” di Patrizia pasticcera della Fattoria del Colle

Fattoria-del-Colle-Toscana-Pan-coi-santi

Fattoria-del-Colle-Toscana-Pan-coi-santi

Il Pan coi santi viene preparato una volta l’anno in occasione della festa di Ognissanti. Si trova nelle pasticcerie ma soprattutto dai fornai e varia da una tipologia quasi casalinga più povera, ancora diffusa nei paesi senesi, alla versione cittadina più soffice e ricca. In tutti i casi si tratta di un dolce antichissimo e dal sapore intrigante perché combina il gusto dolce esaltato dall’uva “passa” con il piccante del pepe nero. Un dolce che racconta la storia nobile e antica di Siena, la capitale del gotico dove i banchieri e i mercanti medioevali portavano denaro e il racconto di lontane culture, anche gastronomiche.

GLI INGREDIENTI PER IL PAN COI SANTI

400 di farina 00 e 200 di farina manitoba, 50 g di lievito di birra, un manciato di noci sgusciate e 250 g di uva procanico passita, 250 g di liquidi così divisi ½ acqua ¼ Vin santo e ¼ latte, 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, 2 cucchiai da cucina di zucchero, sale e pepe nero macinato.