Premio Nobel per la Pace Tag

“Io sono Malala” Premio Nobel per la Pace 2014

Malala Yousafzai 17 anni pakistana ha detto a Obama e ai leader mondiali <<invece di mandare armi mandate libri e insegnanti>> ecco la rivoluzione giovane

Malala con Barack e Miclelle Obama

Malala con Barack e Michelle Obama

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Per la prima volta il più importante riconoscimento mondiale per gli operatori di pace, il Premio Nobel, viene assegnato a un’adolescente. Malala poco più che una bambina proveniente da Mingora, alla frontiera Nord Ovest del Pakistan, nella regione montuosa dello Swat, controllata dai talebani. Per la prima volte la scelta ha trovato tutti d’accordo, senza le polemiche che hanno accompagnato i premi a Obama o

Malala dopo l'attentato

Malala dopo l'attentato

all’Unione Europea, negli anni scorsi. Malala è un simbolo internazionale di coraggio e di un modo nuovo di essere giovani contribuendo attivamente al cambiamento del mondo. 

Riceverà il Premio Nobel per la pace a Oslo il prossimo dicembre insieme all’ingegnere indiano Kailash Satyarthi che si batte contro il lavoro minorile e i bambini schiavi. La scelta di due persone provenienti da Paesi in guerra fra loro è emblematico e vuole sollecitare la fine delle ostilità.

Torneranno le guerre di religione?

Dopo il ferimento della studentessa  Malala e il Premio Nobel per la Pace  all’Unione Europea l’ex Ministro Gerardo Bianco parla dello scontro religioso

Chianciano -convegno del Circolo Verso l'Europa

Chianciano -convegno del Circolo Verso l'Europa

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

L’ex Ministro Gerardo Bianco, il Professor Paolo Nepi dell’Università di Roma e l’Ambasciatore Gianfranco Facco Bonetti  sono a Chianciano su invito di Donato Palarchi del Circolo Verso l’Europa, per parlare di un tema caldo: la religione e la pace. Nepi offre una lettura più tecnica descrivendo i caratteri dell’attuale società secolarizzata dove la religione è relegata alla sfera privata staccandola dallo Stato laico.  Tuttavia, proprio la religione può dare compimento al principio di fratellanza che, fra quelli della rivoluzione francese “liberté, égalité,fraternité” fraternité” appare l’unico realmente disatteso. E’ infatti considerano gli uomini tutti figli di Dio, cioè fratelli,  che è possibile diffondere il concetto di fratellanza universale.