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San Giovanni d’Asso patria del diamante bianco

Tartufi pregiati a Km 0, storia, tradizione, paesaggi mozzafiato: tutto questo e molto altro a San Giovanni d’Asso

di Alice Bracciali

San-Giovanni-d-Asso

San Giovanni d’Asso

San Giovanni d’Asso è un piccolissimo borgo immerso nelle Crete Senesi al confine con la Val d’Orcia, eppure la sua notorietà si estende in tutto il mondo. Oltre a beneficiare della fama dei paesaggi circostanti infatti, è famosissimo per il Diamante delle Crete Senesi, il tartufo bianco. Ogni anno ospita numerosi turisti di tutte le nazionalità durante la Festa dell’Olio a Montisi (frazione di San Giovanni d’Asso), o la Mostra Mercato del Tartufo Bianco, o la Festa dello Scricchio a primavera. Qui si respira l’atmosfera autentica dei tempi passati e si assaggiano piatti della tradizione difficilmente riprodotti in altre zone… tutto questo, immersi nel paradiso della campagna circostante!

Intorno a Chianciano il vino è meglio dell’acqua

Non scherzo, anzi vi porto con me a scoprire una cantina e un agriturismo che fanno impazzire i wine lovers! Le Buche di Giuseppe Olivi a Sarteano

Giuseppe Olivi vigneti Le Buche

Giuseppe Olivi vigneti Le Buche

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Le riunioni di consiglio di amministrazione del vino Orciasono itineranti e vengono spesso ospitate nelle aziende dei soci. Qualche volta si trasformano in appuntamenti piacevolissimi dove la discussione è veloce e la convivialità è lunga: visita di cantine belle e attrezzate, assaggio di vini di altissimo livello e spesso cene raffinate. E’ successo da Giuseppe Olivi, un costruttore edile diventato appassionato produttore di vino poco fuori l’uscita Chiusi-Chianciano dell’Autosole.

Le Buche bottaia

Le Buche bottaia

27 ettari di vigneti tenuti come giardini, bottaia sotto una volta a mattoni che è la testimonianza tangibile del suo colpo di fulmine enologico, vini di cui giustamente va fiero: potenti, rotondi con una netta impronta di legno piccolo. Uno stile e una qualità che sicuramente piace ai wine lovers americani. Colpisce lo sforzo enorme di Giuseppe Olivi e di tanti produttori dell’Orcia nell’inseguire l’eccellenza qualitativa. Come sempre le denominazioni giovani, quelle che non hanno un marchio capace di spingere le bottiglie, devo farsi notare con il solo argomento della qualità intrinseca del vino e dunque forza a rimboccarsi le maniche: lavoro in vigna, attrezzature enologiche di prim’ordine, botti delle migliori marche, consulenti … uno sforzo gigantesco e infine vini con un prezzo decisamente abbordabile in rapporto al loro valore qualitativo.