Brunello 2014 la rivincita su Decanter
Considerata un’annata minore, la vendemmia 2014 del Brunello, offre piacere a chi la beve. Una dote importante che Andrew Jefford spiega su Decanter

Andrew-Jefford-Decanter-sul-Brunello-2014
Di Donatella Cinelli Colombini
La vita di un produttore di vino è piena di sorprese: articolo di Decanter dedicato al piacere edonistico di bere vino, premia il Brunello 2014 e ci riempie di gioia.
I vini nati in vendemmia deboli sono come “Figli di un Dio minore” per scoprirne la bellezza bisogna superare i luoghi comuni. Questo è successo con il Brunello 2014 prodotto in un’annata piovosa e fredda che ci ha costretto a selezionare i grappoli fino a produrre un terzo del normale, usando per il Brunello l’uva che normalmente viene destinata alla selezione e alla riserva, quella dei vigneti TOP che non falliscono mai qualunque sia il clima.
BRUNELLO DI MONTALCINO 2014 BUONI GIUDIZI DELLA

Brunello 2014-Donatella-Cinelli-Colombini-Casato-Prime-Donne-Montalcino
CRITICA INTERNAZIONALE
I giudizi della stampa specializzata internazionale erano stati favorevoli: 91/100 da Robert Parker -Wine Advocate e Wine Enthusiast 90/100 da Wine Spectator. Il mercato aveva apprezzato questo Brunello piacevole da bere e “spensierato” come lo definiva Monica Larner.
Tuttavia nessuno si era lanciato in veri “gridi di gioia” prima dell’articolo di Andrew Jefford Decanter contributing editor and multiple award-winnig author pubblicato sulla rivista enologica più importante del Regno Unito e fra le più autorevoli e influenti del mondo.