CRONACA 2020 NELLE VIGNE E NELLE CANTINE DI BRUNELLO
Nell’anno covid le vigne sono le uniche ad aver avuto la vita facile: accudite nonostante il lockdown, mai come quest’anno l’obiettivo era la bassa produzione
Di Donatella Cinelli Colombini
Nel trambusto dei primi giorni del lockdown, mentre tutti gli italiani si chiudono in casa, i miei vignaioli continuano ad andare nelle vigne con le autodichiarazioni in macchina e le prime mascherine sul volto. Per complicare le cose, intorno al 20 marzo, mentre i germogli delle viti sono appena spuntati, arriva un’ondata di freddo che arrostisce le giovani foglioline. Poco male, tutti sappiamo che bisogna sperare in un’annata scarsa perché il covid devasterà i mercati. Devastazione che è poi avvenuta anche più del previsto. Per questo decido di abbandonare 4 vigneti per un totale di 8 ettari. Su queste superfici, che ovviamente ritengo le meno qualitative, facciamo solo lo stretto indispensabile.
GELATA PRIMAVERILE E RIDUZIONE SPONTANEA DELLA PRODUZIONE D’UVA
Insomma prendo in anticipo le decisioni del Ministro Bellanova sulla vendemmia verde.
L’inverno 2019-2020 è stato mite e asciutto. Durante il lookdown, alla Fattoria del Colle deserta io e mio marito Carlo ci consoliamo prendendo il sole all’ora di pranzo. La fioritura avviene fra la fine di maggio (a Montalcino) e l’inizio di giugno (alla Fattoria del Colle).
INVERNO ASCIUTTO E MITE, GIUGNO PIOVOSO, LUGLIO TORRIDO
A giugno, dopo mesi di “asciuttore” arriva finalmente la pioggia facendoci tirare un sospiro di sollievo perché nonostante il covid eravamo riusciti a piantare una nuova vigna al Casato Prime Donne. Se non fosse piovuto avremmo dovuto innaffiarla.
Ma la pioggia ha anche risvolti negativi: ci sono grandi attacchi di oidio e i vignaioli ingaggiano un’autentica battaglia per difendere i vigneti. Per fermare la muffa bianca, in un’azienda biologica come la nostra, bisogna lavorare di notte e interrompere i trattamenti di zolfo ai primi raggi del sole. Uno sforzo notevole per i trattoristi e un grosso fastidio per i primi turisti arrivati alla Fattoria del Colle per rigenerarsi dopo i mesi di quarantena in casa. Pazienza, le viti passano avanti a tutto.
Decisamente il 2020 è un anno complicato per tanti motivi.
L’AMPLIAMENTO DELLA CANTINA DELLA FATTORIA DEL COLLE
Per paura dei contagi avevamo fermato l’ampliamento della cantina della Fattoria del Colle ma avevamo anche paura di non avere abbastanza spazio per la nuova vendemmia. Dunque all’inizio di maggio, riprendiamo i lavori con l’obiettivo di imbottigliare e usare il nuovo magazzino climatizzato (450 m2) entro giugno. Ancora all’inizio di maggio arrivano dalla Francia le botti e i tonneau. Sebbene con due mesi di ritardo, anche nel 2020, le cantiniere riescono a travasare il vino e metterlo nei nuovi contenitori.
NIENTE SPUMANTE 2019
Non tutto viene rimandato. Ci sono state anche alcune rinunce causate dall’epidemia: come la produzione di spumante 2019. La sola idea di fare entrare una ditta di Brescia in cantina ci terrorizza così come rimane imballata la nuova macchina di imbottigliamento perché il collaudo richiede tecnici di Bergamo. Forse siamo fifoni ma alla fine nessuno dell’azienda si ammala e quindi il sacrificio vale la rinuncia.
L’attività nelle vigne e in cantina prosegue tornando quasi alla normalità salvo le mascherine, i sanificanti e la quarantena di tutti i pacchi arrivati per corriere … Finalmente alla fine di giugno riusciamo a chiudere la tinaia sfrattando i piccioni. 7 anni di pratiche edilizie e 5 di ricerca di finanziamenti, ma ora abbiamo la possibilità di aprire e chiudere in base alle esigenze del vino. Le facciate verranno completate più avanti.
PREVISIONI SULLE DATE DELLA VENDEMMIA
Con luglio arriva il caldo. La seconda metà del mese è africana e le temperature scendono solo con le piogge dell’inizio di agosto. C’è qualche foglia secca ma le viti stanno bene. L’invaiatura del Sangiovese inizia verso il 20 di luglio al Casato Prime Donne a Montalcino e una settimana dopo alla Fattoria del Colle. Più o meno il ciclo vegetativo di 3 parti, ciascuna di 60 giorni, è stato rispettato: germoglio, fioritura/allegagione, invaiatura, vendemmia. Il piano della raccolta prevede: Traminer e Sangiovese base spumante, Merlot della Fattoria del Colle. Trasferimento a Montalcino per il Brunello verso il 20 settembre e ritorno alla Fattoria del Colle a fine mese per Sangiovese, Foglia Tonda e Sagrantino.
Ora non ci resta che incrociare le dita sperando che il 2020, almeno nei vigneti, ci faccia una bella sorpresa.