Elisabetta Rogai e il suo Palio di_vino

Drappellone Palio di Siena 16 agosto 2015

Elisabetta Rogai e il suo Palio di_vino

Il bellissimo drappellone del Palio del 16 agosto è eseguito da Elisabetta Rogai che dipinge con la tecnica dell’Enoarte, con solo il vino, ma questa volta ….

Drappellone Palio di Siena 16 agosto 2015

Drappellone Palio di Siena 16 agosto 2015

Di Donatella Cinelli Colombini

La consuetudine vuole che il drappellone del Palio – cioè il rettangolo di seta dipinta destinato alla Contrada vincitrice – porti i simboli delle 10 contrade che correranno in Piazza del Campo a Siena. Per questo la mia amica Elisabetta ha arricchito con i colori la sua consueta tavolozza che comprende solo il vino.
Oltre all’immagine della Madonna Assunta in cielo (bellissima e con un’aureola di spighe di grano), a cui è dedicato il Palio di agosto, il drappellone 2015 sviluppa il tema “Terra di Siena, Terra del Mondo” con un esplicito riferimento al contenuto dell’Expo “Nutrire il pianeta”. Ecco che la Rogai ha fatto ricorso al paesaggio tipico del territorio per evidenziare, un legame secolare con la città che oggi è più forte che mai.
Secondo la tradizione il drappellone rimane segretissimo fino al quinto giorno prima della festa quando viene mostrato ai cittadini nel Palazzo Pubblico. I valletti del Comune, in abiti medioevali, lo mettono sul palco girato al contrario e solo quando il Sindaco dice <<ecco il drappellone del Palio>> viene mostrato al pubblico. La reazione è istintiva e spesso ha premiato opere più convenzionali  e punito chi non ha compreso lo spirito profondo del Palio,

Corriere-della-Sera copertina E.Rogai

Corriere-della-Sera copertina E.Rogai

compresi artisti di fama internazionale hanno avuto meno applausi dei pittori senesi. Quello di Elisabetta, tuttavia, è piaciuto subito, perchè trasmette amore, armonia, unione. Racconta il rapporto magico della città con la piazza e con il territorio, quasi un abbraccio che la Vergine rende sacro.

La presentazione del Palio è un’emozione fortissima per qualunque artista, anche per quelli celebri come Fernando Botero che rimase stordito dal rapporto con la città per la gente che lo fermava in strada accalcandosi intorno a lui come fosse una rock star. Una accoglienza che nessuna vera rock star suscita a Siena nei giorni del Palio, perché è il pittore del drappellone il personaggio più amato. Anche per Elisabetta è stata un’emozione fortissima <<mai così forte in tutta la mia vita>> ha raccontato.
Dopo la presentazione pubblica il drappellone rimane chiuso nella stanza del Sindaco. Torna visibile durante il corteo storico del Palio ed entra in Piazza del Campo, sul carroccio trainato di buoi che ricorda quello della battaglia di Monteaperti del 1260. Sono certa che quando

Irene Grandi ritratto di Elisabetta Rogai

Irene Grandi ritratto di Elisabetta Rogai

Elisabetta Rogai vedrà il suo drappellone, dalle finestre del Palazzo Pubblico, e sentirà l’applauso della piazza gremita mentre i contradaioli agitano in alto i fazzoletti per salutarlo, allora Elisabetta si commuoverà. In quel momento che l’artista sente che la sua opera non gli appartiene più ed è entrata nella storia nobile e centenaria della città di Siena.

ELISABETTA ROGAI
Una serie infinita di mostre in tutto il mondo: Firenze, Franciacorta, Lituania, Hong Kong Forte dei Marmi, “Artista dell’anno” della sudamericana Friends of Arts Foundation…. Il “Corriere della Sera” ha scelto un suo dipinto per la prima pagina del giorno inaugurale di Vinitaly 2015. Elisabetta ha rappresentato gli artisti in contesti anche inconsueti come MasterChef il 12 febbraio scorso.
Si tratta dunque di un grande personaggio e, per me, di una grande amica di cui desidero parlarvi.
Elisabetta Rogai, è conosciuta a livello internazionale, oltre per il suo talento creativo, anche per aver ideato l’EnoArte@, una tecnica pittorica nuova che

Elisabetta Rogai Mostra a Siena

Elisabetta Rogai Mostra a Siena

permette di dipingere usando il vino rosso al posto dei colori e quello bianco per le velature. Una scelta coraggiosa che, da un punto di vista stilistico, privilegia il disegno e l’equilibrio compositivo, la sua poetica si esprime con intensità e coerenza ma anche con un’estrema compostezza. Il Drappelone del Palio ne è una prova magistrale. In questi giorni le sue opere sono esposte in una mostra a Palazzo Sansedoni a Siena.

I dipinti di Elisabetta hanno una particolarità: invecchiano sulla tela come il vino nelle bottiglie. Qualcosa di particolare che ricorda il ritratto di Dorian Gray. Ma a differenza delle situazione diabolica raccontata da Oscar Wilde, quella di Elisabetta è una scelta che rende vivi, i suoi quadri facendoli evolvere nel tempo e accrescendone il fascino. Naturalmente l’uso di vini longevi come il Brunello, è decisamente utile al risultato finale ed è proprio per questo che il vino di Montalcino è fra quelli usati per dipingere il Palio.