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Cantine turistiche: il successo è locale e naturale

Comune di Firenze e Donne del Vino preparano il G20 sull’Agricoltura a Palazzo Vecchio parlando di vino e di turismo del vino con la Toscana nel ruolo di capofila

 

Donne-del-Vino-Turismo-del-Vino-come-difensore-dei-territori

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Nell’estate 2021, per il secondo anno consecutivo, le città d’arte soffrivano per un turismo debole e le città del vino traboccanti di visitatori. Una constatazione che diventa il filo conduttore di un ragionamento sul possibile ruolo dell’enoturismo per la ripartenza economica e sociale delle aree interne. L’iniziativa “Territori, cultura e arte del vino a Palazzo Vecchio” organizzata dalle Donne del Vino in collaborazione con il Comune di Firenze prepara il G20 dell’Agricoltura, fa il punto su l’uso del’ “Enoturismo come difensore delle diversità e biodiversità”. L’iniziativa ” – dal 3 al 14 settembre- si è sviluppata nella Sala d’Arme, con una serie di 8 incontri incorniciati dalle opere della pittrice Elisabetta Rogai che usa il vino “Enoarte” al posto dei colori, creando un collegamento fra l’enologia e l’arte di cui la Toscana è ricchissima.

 

IL SINDACO DI FIRENZE DARIO NARDELLA E LA VICEPRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA STEFANIA SACCARDI

Cecilia-Del-Re-Donatella-Cinelli-Colombini-Stefania-Saccardi-Firenze-Palazzo-Vecchio

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<<La vera rivoluzione dell’enoturismo post Covid è la trasformazione dei visitatori delle cantine italiane da turisti in esploratori che cercano diversità, natura, eccellenze salutari. Un cambiamento che li ha trasformati in difensori del paesaggio e delle specificità locali>> ha esordito  l’Assessore Cecilia Del Re  dopo che il Sindaco di Firenze Dario Nardella aveva annunciato la creazione di un master di alta formazione incentrato anche sul turismo del vino. La Vicepresidente della Regione Toscana e Assessore all’Agricoltura Stefania Saccardi  ha ribadito  l’importanza dell’enoturismo <<i dati mostrano la forza attrattiva delle imprese del vino. Gli italiani in visita nelle cantine sono aumentati  così come la loro propensione allo shopping di bottiglie riducendo il calo degli incassi delle cantine collegato alla mancanza dei turisti stranieri >>.

 

IL MINISTRO DELLE RISORSE AGRICOLE STEFANO PATUANELLI

<<Un turismo del vino capace di creare sviluppo e contemporaneamente difendere l’identità locale dei territori interni>> ha detto anche il Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli . << In questo 2021 ancora condizionato dal Covid, le parole magiche sono “naturale e locale” soprattutto nel turismo e nell’enogastronomia. Due comparti sempre più collegati>>

SOSTENIBILITA’ NEL VINO: IL BIO NON BASTA

Dagli incontri di Firenze organizzati dal Comune e dalle Donne del Vino in preparazione del G20-Agricoltura: sulla sostenibilità vetro leggero e meno energia

 

FIRENZE-PALAZZO-VECCHIO-DONNE-DE-VINO-IL-BIO-NON-BASTA

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“Territori, cultura e arte del vino a Palazzo Vecchio” dal 2 al 14 settembre nella Sala d’Arme del Comune di Firenze ospita un ciclo di incontri, dibattiti e degustazioni incorniciati dalla mostra personale della pittrice Elisabetta Rogai che, con la sua Enoarte dipinge con vino, creando un collegamento fra la cultura, di cui la capitale toscana è tanto ricca, con l’enologia punta di diamante dell’export made in Italy.
La mostra e gli incontri, formano il progetto con cui il Comune di Firenze e le Donne del Vino preparano il G20 dell’Agricoltura che, alla metà di settembre 2021, metterà a confronto i rappresentanti di 35 nazioni su sostenibilità e lotta alla fame.

 

LA VOCE DELLE DONNE DEL VINO SU “VINO, SOSTENIBILITA’ E ENERGIA”

<<L’incontro del 13 settembre è dedicato a “Vino, sostenibilità e energia” e ha preso in esame due aspetti importanti ma poco conosciuti dell’impatto ambientale del vino: il vetro leggero delle bottiglie e l’efficientamento energetico con il premio ENEA-Federesco>> ha spiegato la presidente delle Donne del Vino Donatella Cinelli Colombini.
Ad aprire l’incontro l’Assessora Cecilia Del Re, in veste di padrona di casa, il Dirigente della Regione Toscana Gennaro Giliberti e il presidente di Proofirenze Massimo Manetti.
L’argomento è stato introdotto da Barbara Amoroso che ha guidato la conferenza <<gli imballaggi siano una delle voci più pesanti nell’impronta carbonica delle antine (32% in Champagne) mentre l’efficientamento energetico sia fra i must di chi progetta o ristruttura impianti produttivi>>.

 

Territori, cultura e arte del vino a Palazzo Vecchio

Le Donne del Vino protagoniste di un programma di 14 giorni in collaborazione con il Comune di Firenze e la pittrice Elisabetta Rogai per il G20 dell’agricoltura

 

Firenze-Palazzo-Vecchio-Donne-del-Vino-in-preparazione-del-G20

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di Donatella Cinelli Colombini

Incontri, dibattiti, performance di pittura dal vivo, enoarte, degustazioni … formano un fitto programma che declina il vino in tutte le forme, stimola la riflessione e porta esempi concreti capaci di aprire strade verso il futuro dell’enologia e dell’agricoltura tutta.

 

G 20 DELL’AGRICOLTURA FIRENZE 2021

Quest’anno il G20 Agricoltura avrà luogo a Firenze alla metà di settembre e il Comune ha concesso uno degli spazi più belli di Palazzo Vecchio, la Sala d’Arme, alle Donne del Vino per organizzarvi un progetto di incontri, dibattiti, degustazioni dedicati ai temi del forum internazionale: la resilienza, la sostenibilità e il contrasto della fame nel mondo.

Firenze-Palazzo-Vecchio-Donne-del-Vino-in-preparazione-del-G20

Firenze-Palazzo-Vecchio-Donne-del-Vino-in-preparazione-del-G20

Il progetto impegnativo che trova nella mostra delle opere della pittrice Elisabetta Rogai una cornice raffinata, toscanissima e perfettamente aderente al tema. Infatti, la Rogai, è un’artista di fama internazionale, che usa il vino per dipingere. La sua tecnica assolutamente originale, celebra proprio quest’anno il suo decennale e si chiama “Enoarte”. Proprio dal rapporto di stima e amicizia che mi lega, da quasi vent’anni, ad Elisabetta Rogai, nasce l’unione di volontà che ha reso possibile la collaborazione fra Comune di Firenze, Donne del Vino e lei per il progetto “Territori, cultura e arte del vino a Palazzo Vecchio”.

 

ELISABETTA ROGAI E L’ENOARTE

Quello di Elisabetta Rogai è un dipingere “di vino” di cui l’artista offre una pratica dimostrazione nelle performance live. Le tele di Elisabetta Rogai aggiungono un tocco di creatività e femminilità al programma di incontri organizzati dalle Donne del Vino in collaborazione con il Comune, per i 14 giorni – dal 2 al 15 settembre 2021- Una preparazione al G20 sull’Agricoltura a cui prendono parte 35 delegazioni estere con i 70 componenti.

 

Compleanno di Donatella e regali

Non amo i regali ma alcuni mi fanno un immenso piacere e altri mi lasciano indifferente. Ecco quali sono i doni che mi fanno battere il cuore per il mio compleanno

Compleanno-di-Donatella-occhiali-ULTRAlimited-con-il-suo-nome

Compleanno-di-Donatella-occhiali-ULTRAlimited-con-il-suo-nome

Di Donatella Cinelli Colombini

Adoro le piccole cose esclusive, diverse da tutte le altre, fatte apposta per me. Non è snobismo quanto piuttosto il mio istinto bastian contrario. Non riesco a stare nel coro a fare quello che fano tutti.
Di recente la famiglia Tyszkiewicz che in passato ha abitato a Trequanda e poi è tornata in Polonia dove si occupa di occhiali ULTRA Limited, mi ha regalato una montatura con il mio nome inciso sulle assicelle. Sono bellissimi e faranno morire di invidia tutti, non vedo l’ora di farci mettere le lenti da vista.
Mi piacciono anche le cose vecchie oppure fatte personalmente dalle persone che mi fanno il regalo. Come i cuscini e presine da cucina di Gioia Milani, amica chiantigiana

Compleanno-di-Donatella

Compleanno-di-Donatella

che prima di Natale passa le notti a preparare i regali. Mio marito dice che si brucia le dita ma per me le presine di Gioia sono sacre e non vanno sostituite.
Un altro piccolo segreto: adoro le confetture fatte a mano senza aggiunta di zucchero, quelle dove la frutta è ancora quasi intera come le arance amare oppure i frutti di bosco. Quasi sempre io devo rinunciare al dessert perché contengono qualcosa che mi fa male: farina, latte, cioccolata, lievito … quando non resisto alla tentazione di qualcosa di dolce prendo una tazzina da caffè e letteralmente la riempio di confettura. Di recente Gianni Bruno, brand manager Vinitaly, mi ha regalato un barattolo di fiori di sambuco fatto sull’altipiano di Asiago. E’ una delizia.

Elisabetta Rogai e il suo Palio di_vino

Il bellissimo drappellone del Palio del 16 agosto è eseguito da Elisabetta Rogai che dipinge con la tecnica dell’Enoarte, con solo il vino, ma questa volta ….

Drappellone Palio di Siena 16 agosto 2015

Drappellone Palio di Siena 16 agosto 2015

Di Donatella Cinelli Colombini

La consuetudine vuole che il drappellone del Palio – cioè il rettangolo di seta dipinta destinato alla Contrada vincitrice – porti i simboli delle 10 contrade che correranno in Piazza del Campo a Siena. Per questo la mia amica Elisabetta ha arricchito con i colori la sua consueta tavolozza che comprende solo il vino.
Oltre all’immagine della Madonna Assunta in cielo (bellissima e con un’aureola di spighe di grano), a cui è dedicato il Palio di agosto, il drappellone 2015 sviluppa il tema “Terra di Siena, Terra del Mondo” con un esplicito riferimento al contenuto dell’Expo “Nutrire il pianeta”. Ecco che la Rogai ha fatto ricorso al paesaggio tipico del territorio per evidenziare, un legame secolare con la città che oggi è più forte che mai.
Secondo la tradizione il drappellone rimane segretissimo fino al quinto giorno prima della festa quando viene mostrato ai cittadini nel Palazzo Pubblico. I valletti del Comune, in abiti medioevali, lo mettono sul palco girato al contrario e solo quando il Sindaco dice <<ecco il drappellone del Palio>> viene mostrato al pubblico.

La pittura di vino di Elisabetta Rogai

Enoarte e il vino diventa arte sulle tele di Elisabetta Rogai e invecchia esattamente come in bottiglia. Una materia viva sulla tele come nel bicchiere

Elisabetta Rogai

Elisabetta Rogai

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Assisi, Franciacorta, Lituania, Hong Kong, “Artista dell’anno” della sudamericana Friends of Arts Foundation e ora a Forte dei Marmi …. Elisabetta Rogai porta l’arte e il vino toscano nel mondo in un modo davvero singolare.
La pittrice fiorentina dipinge con la tecnica Enoarte, usando esclusivamente vino rosso e poi bianco per le velature, nessun altro colore. Una scelta coraggiosa che apre un nuovo rapporto con la materia e la natura. Il vino si fissa sulla tela e poi invecchia esattamente come farebbe nelle bottiglie passando da tonalità rosso porpora a rosso ambrato, infine il processo si arresta mantenendo la luminosità delle tinte. I suoi dipinti hanno insomma qualcosa di vivo che conferisce nuovo fascino alle immagini di donne e ai paesaggi della Rogai. Enoart è un’esclusiva di Elisabetta che l’ha perfezionata con anni di prove e l’aiuto del Professor Roberto Bianchini docente di chimica organica dell’Università di Firenze.

Castello di Querceto in festa nel cuore del Chianti Classico

Nozze d’oro di Antonietta e Alessandro Francois con un temporale dispettoso che ha spostato la festa dal parco alle sale del Castello di Querceto

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Alessandro Francois

Alessandro Francois con Fiore e Pellucci

E’ difficile trovare una coppia più affiata di loro nella vita e nel lavoro. Antonietta e Alessandro Francois, sposi da 50 anni, festeggiano il loro amore come fosse il primo giorno. Il Castello di Querceto ci appare sotto un diluvio che costringe a un completo cambiamento nei programmi della festa. Peccato! Anche sotto la pioggia, il parco con i laghetti, i cedri centenari e le luci ci appare come un luogo da favola. Per fortuna le sale del Castello di Querceto sono un autentico museo e il tocco aggraziato di Antonietta le ha rese accoglienti e confortevoli. Che cornice fantastica per questi sposi tutti d’oro e che vini strepitosi il “Sole di Alessandro” IGT ci colpisce con la sua sontuosa potenza e rivaleggia per eleganza con il Picchio Chianti Classico Riserva servito in bottiglie magnum. Il famoso enologo Vittorio Fiore e il giornalista assaggiatore Emanuele Pellucci li gustano beati. Tanti vecchi amici a questa festa: la pittrice Elisabetta Rogai, il sindaco cacciatore Alberto Bencistà, il Principe Girolamo Guicciardini Strozzi, Paolo Saturnini past president delle Città del vino, la maestra distillatrice Priscilla Occhipinti ….