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Il Palio dei Somari di Torrita una festa tutta da scoprire

Il Palio dei Somari una festa popolare curiosa, divertente e golosa che ogni marzo riporta il paese di Torrita di Siena nel Medioevo con cortei storici, cene in taverna e l’avvincente corsa dei somari!

Di Consuelo Pallecchi, Fattoria di Colle

Palio dei Somari di Torrita di Siena

Palio dei Somari di Torrita di Siena

A pochi chilometri dalla Fattoria del Colle sorge il paese di origine medievale di Torrita di Siena, dove ogni anno si svolge una delle feste popolari più divertenti e curiose della Valdichiana: il Palio dei Somari. Quest’anno l’appuntamento è il 20 Marzo con la gara, ma i festeggiamenti iniziano già la settimana precedente. Un’occasione perfetta per ritagliarsi un weekend tra le colline toscane, degustando qualche buon vino, piatti tipici e partecipare agli eventi del Palio più divertenti.

La sola parola “Palio” fa subito pensare alla ben più famosa e antica festa senese; il concetto è lo stesso ma la differenza maggiore sta proprio nell’animale scelto per correre la carriera, non il cavallo bensì l’asino, anzi il Somaro, come viene chiamato a Torrita.

Elisabetta Rogai e il suo Palio di_vino

Il bellissimo drappellone del Palio del 16 agosto è eseguito da Elisabetta Rogai che dipinge con la tecnica dell’Enoarte, con solo il vino, ma questa volta ….

Drappellone Palio di Siena 16 agosto 2015

Drappellone Palio di Siena 16 agosto 2015

Di Donatella Cinelli Colombini

La consuetudine vuole che il drappellone del Palio – cioè il rettangolo di seta dipinta destinato alla Contrada vincitrice – porti i simboli delle 10 contrade che correranno in Piazza del Campo a Siena. Per questo la mia amica Elisabetta ha arricchito con i colori la sua consueta tavolozza che comprende solo il vino.
Oltre all’immagine della Madonna Assunta in cielo (bellissima e con un’aureola di spighe di grano), a cui è dedicato il Palio di agosto, il drappellone 2015 sviluppa il tema “Terra di Siena, Terra del Mondo” con un esplicito riferimento al contenuto dell’Expo “Nutrire il pianeta”. Ecco che la Rogai ha fatto ricorso al paesaggio tipico del territorio per evidenziare, un legame secolare con la città che oggi è più forte che mai.
Secondo la tradizione il drappellone rimane segretissimo fino al quinto giorno prima della festa quando viene mostrato ai cittadini nel Palazzo Pubblico. I valletti del Comune, in abiti medioevali, lo mettono sul palco girato al contrario e solo quando il Sindaco dice <<ecco il drappellone del Palio>> viene mostrato al pubblico.

Siena on line supera Firenze fra Palio, vino e Santi

Nel settore viaggi di Google la ricerca della parola Siena supera Firenze. Ma nell’e-commerce il vino domina su tutto con tuscany wine e tuscany wine tours

Siena Duomo la porta del cielo

Siena Duomo la porta del cielo

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Le keyword cioè le parole più cercate riguardano alberghi e appartamenti oppure le istruzioni di viaggio. Anche le informazioni sulle cose da vedere attraggono molto il lettore on line con il Duomo in prima fila grazie al pavimento istoriato più grande del mondo e alla recentissima apertura delle soffitte – la porta del cielo – da cui è possibile ammirare l’interno della cattedrale. In mezzo a parole realmente legate alla città compare l’auto Fiat Grand Siena che nel 2013, grazie a un battage pubblicitario, ha creato un’autentica impennata di interesse su questo nome specialmente in Brasile e Argentina.
Nei social la maggiore sorgente di interesse è Twitter e l’argomento quasi dominate è il Palio con sentimenti contrastanti. E’ infatti noto che la storica corsa di cavalli suscita reazioni accese: vorrebbero abolirla gli animalisti mentre, sull’altro fronte, c’è l’appassionata difesa della tradizione da parte delle Contrade e della popolazione di Siena.

Siena ha perso il suo Alessandro Magno

Si è spento ieri Alessandro Falassi,  un grandissimo studioso di antropologia, un uomo dal cuore immenso e, per me, un amico fra i più cari

Alessandro Falassi e il cavallo di Sandro Chia da lui donato

Alessandro Falassi e il cavallo di Sandro Chia da lui donato

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Con lui Siena perde un paladino instancabile <<Se milioni di persone nel mondo>> ha detto il Sindaco Valentini <<sono riuscite a comprendere la vera essenza del Palio lo dobbiamo sicuramente a lui>>. 

Fra le moltissime e prestigiose università in cui ha insegnato ne cito due: l’Università per gli Stranieri di Siena e l’University of California Berkeley che è una specie di palestra di geni con 73 premi Nobel fra i docenti e i ricercatori.
In questo momento di dolore voglio ricordarlo con un episodio sorridente che rivela il suo vero animo.

Cena con artista: da Guido e Mariele con Fabio Mazzieri

A cavallo dell’anno, nel Palazzo Pubblico di Siena ci mostra i pittori senesi che hanno dipinto il Palio: Fabio Mazzieri, Alessandro Grazi e tanti altri

Fabio Mazzieri e la sua opera nel Palazzo Pubblico di Siena

Fabio Mazzieri e la sua opera nel Palazzo Pubblico di Siena

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Due padroni di casa simpatici, intelligenti e giramondo, Mariele e Guido Sani -cardiochirurgo lui storica d’arte lei . Una casa nel cuore di Siena, bella, raffinata ma senza la minima ostentazione e con una vista spettacolare sulla Basilica di San Domenico. La grande chiesa gotica, austera e maestosa, sembra una celebrazione perenne della sua più grande parrocchiana, Santa Caterina .
La cena è deliziosa con insalate e passati arricchiti da spezie e semi rari. Mariele mangia poco ma prepara piatti di alta cucina. A casa loro ci sono sempre persone molto interessanti: architetti, storici, scrittori, chirurghi, così come amici della Contrada della Selva, che Guido considera la sua seconda casa.
Stasera c’è Fabio Mazzieri un pittore con opere in Francia, Germania, Palestina, Stati Uniti e ovviamente Siena. E’ reduce dall’inaugurazione della Mostra collettiva “A cavallo dell’anno” che rimarrà aperta nel Palazzo pubblico di Siena fino al 30 gennaio con le opere dei pittori locali che hanno dipinto il Palio.

Ti regalo un fiore di campo da mettere in tavola

Vassoi, zuppiere, sottobottiglie che imprigionano nella resina spighe, frutti, foglie vi portano in casa la natura. Sono nel negozio di Siena Toscana Lovers  

artigianato toscano Toscana Lovers

insalatiera artigianato toscano Toscana Lovers

Riccardo Marzi è nipote e figlio di scultori, lui stesso ha studiato da artista ed ha lavorato in vari atelier fiorentini fino a creare un laboratorio tutto suo. Qui ha disegnato una linea di oggetti in resina in cui “imprigiona” la natura. Ecco che chicchi di granturco, spighe di grano, foglie, spicchi di frutta arrivano in tavola portando un tocco di natura e di classe. Classe, perché l’impronta artistica è presente in ciascuno di questi oggetti che sono tutti diversi e tutti caratterizzati da un’estrema eleganza compositiva. Allegri, infrangibili, leggeri, casual ed eleganti allo stesso tempo.
Toscana lovers, il negozio nel cuore di Siena che seleziona e vende il miglior artigianato toscano, è lieto di presentarvi un laboratorio che continua la migliore tradizione toscana: manualità antica e stile moderno.

Toscana Lovers espatria fuori dal Granducato

La boutique del miglior artigianato toscano, nel cuore di Siena, dedica una zona alle piccole produzioni di altre regioni, le prime sono di Pardi

Toscana Lovers Siena apparecchiatura

apparecchiatura con artigianato toscano

Nuova insegna, nuova illuminazione e anche uno scaffale di artigianato extraregionale.
Una svolta per Toscana Lovers, il negozio a pochi passi da piazza del Campo, la piazza del Palio, dove sono in vendita coltelli di Scarperia, tessuti a telaio di Anghiari, lenzuoli ricamati fiorentini, ceramiche life style, saponi ottenuti da stampi di bronzo …. prodotti raffinati, esclusivi e di antica tradizione che vengono da laboratori sparsi in tutta la Toscana. Chiara Nesi e Carlo Gardini hanno impiegato anni di ricerche per trovare questi oggetti, selezionandoli per la maestria dell’esecuzione e il pregio delle materie prime.
Sono piccoli capolavori dal prezzo accessibile.
Ora nel negozio c’è una zona dedicata agli artigiani di altre regioni. Il primo ad arrivare è Pardi di Giano dell’Umbria.

Sindaco di Siena cercasi

Dopo la rinuncia di Franco Ceccuzzi i democratici di Siena cercano un candidato in grado di ridare unità e rilancio alla città del Palio 

Siena centro storico

Siena, Duomo

L’identikit è facile, trovare il candidato è difficile.
Ci vuole una persona nuova, priva di passato politico e soprattutto priva di legami diretti o indiretti con i due schieramenti che si sono confrontati nell’ultimo anno a sostegno e contro l’ex sindaco Ceccuzzi. Le recenti elezioni hanno detto chiaro quale sia il sentimento della gente verso la politica e i politici, bisogna rinnovarsi.
Ci vuole una persona giovane ma che abbia già dimostrato le sue capacità manageriali. Siena non può affidarsi a chi “forse” ha le doti per guidare la sua struttura complessa, il futuro leader deve essere “garantito” deve, cioè, aver già dato buona prova di sè nel mondo del lavoro.
Ci vuole qualcuno che conosca la città e sia in grado di ripartire dal tessuto di piccole imprese artigiane, commerciali, ristorative … per far leva sulla sola risorsa rimasta: il turismo.

Quando un piccolo regalo diventa un tesoro e un racconto

Come un asciugamano diventa un regalo unico, capace di raccontare una storia centenaria e di rendere elegantissimo un bagno. Di Donatella Cinelli Colombini

ToscanaLovers-Siena-asciugamani-disegni-damasco

ToscanaLovers-Siena-asciugamani-disegni-damasco

Magia? Proprio no, eccoci nella boutique dell’artigianato toscano, dove troveremo ciò che ci serve. E’ a Siena, nel centro della città del Palio e si chiama Toscana Lovers.  Ci sono ceramiche, posate, scialli, lenzuola ricamate …. e molti altri oggetti di grande tradizione eseguiti quasi interamente a mano.

Noi vogliamo un asciugamano, ma non un semplice asciugamano bensì qualcosa che porti il nostro ricordo e un tocco di classe nel bagno di una persona che amiamo. Ed ecco qualcosa di unico: sono in lino o in cotone, eseguiti nei telai in legno costruiti ad Anghiari due secoli fa durante l’occupazione napoleonica e ancor oggi funzionanti. Sono proprio queste macchine centenarie a conferire al tessuto la sua particolare morbidezza e poi ci sono i disegni.   Festoni, volute, grifi, giochi geometrici …. che richiamano quelli visibili nei quadri senesi dal medioevo in poi, c’è persino un asciugamano, con  la tipica losanga di Pienza e le frange che ricorda quello dipinto nella Maestà di Duccio di Buoninsegna  (1308-11).

Contrada del Valdimontone vincitrice del Palio del 16 agosto

Venite con me a Siena nella Contrada del Valdimontone. Scopriremo che dietro al Palio c’è una civiltà antica e nobile che vive tutto l’anno

Palio_agosto_2012_Contrada_Valdimontone

Palio_agosto_2012_Contrada_Valdimontone

Il nome della Contrada deriva dal castello costruito nel XI secolo, dove oggi sorge la Basilica dei Servi, dal nobile cavaliere Montone Piccolomini. Da lui prese nome Castel Montone e la zona circostante, indicata come Valdimontone che, a sua volta, dette il nome alla Contrada. Quest’ area rimase fuori dalle mura di Siena fino al XIV secolo quando fu costruita la nuova cerchia muraria.

Lo stemma del Valdimontone ha il fondo oro e la raffigurazione di un montone rampante al naturale con una corona antica. Nell’angolo superiore sinistro è scritta in oro la lettera U iniziale di Umberto I di Savoia con sopra una corona reale su campo azzurro. I colori del Valdimontone sono il rosso e il giallo con liste bianche. Durante la corsa del Palio tutti i fantini vestono i colori delle rispettive Contrade escluso quello del Valdimontone che veste di rosa per distinguersi dagli altri con colori simili.

Voglia di Palio: Joseph Huber un maltese contradaiolo

Vi presento il baritono maltese Joseph Huber: viene a Siena quando la Contrada dell’Aquila corre il Palio ed ha sfilato nel corteo storico in piazza del Campo

Joseph-Vivien-Huber

Joseph-Vivien-Huber

La sua passione per il Palio è così forte e sincera che ha chiamato L’Aquila la sua casa di Malta ha fatto battezzare col battesimo contradaiolo suo figlio André Paul (direttore d’orchestra e compositore) ed è appena arrivato a Siena con sua moglie Vivien per assistere alla carriera del 2 luglio.

Tutto inizia nel 1964 quando il giovane Joseph viene a Siena per perfezionare il suo italiano all’Università per gli Stranieri.  La civiltà antica e nobile delle Contrade lo affascina ma il colpo di fulmine arriva tre anni dopo quando il Capitano della Contrada dell’Aquila Ghidoli porta a Malta la “comparsa” cioè  i contradaioli con costumi, tamburi e bandiere.  Joseph Hubert  si accorge che una parte dei tamburi sono della contrada del Montone, si avvicina a un paggio  e gli chiede il motivo di questa strana mescolanza . I senesi rimangono sbalorditi di trovarsi davanti una persona così esperta e nasce un’amicizia che continua ancora oggi. Joseph ha visto vincere la sua Contrada nel  1971 con il cavallo Panezio e il fantino Ercolino e ha fatto il giro della vittoria con i suoi amici festanti.