
Fra i turisti del vino collezionisti, passionali e allegroni
Turisti del vino, enoturisti per caso, super esperti e amanti del lusso, a ognuno la sua visita in cantina. L’esempio del Casato Prime Donne a Montalcino
I turisti che visitano le nostre cantine hanno interessi e esigenze diverse; fra loro ci sono tre tipologie principali. Gli enoturisti per caso che arrivano soprattutto in gruppo e desiderano visite veloci con molti aneddoti, i veri turisti del vino con le loro sottosezioni, infine i super esperti e gli amanti del lusso, tipologie alle quali Donatella Cinelli Colombini o la sua enotecnica Barbara Magnani si dedicano personalmente. Niente di standard per questi due tipi di visitatori bensì programmi studiati su misura con verticali di Brunello o assaggi di bottiglie sperimentali nel salotto di casa … insomma cose esclusive, complesse e costose.
Anche gli enoturisti per caso richiedono un buona dose di professionalità nel tentativo di incuriosirli e trasformarli in wine lovers. In altre parole chi li accompagna deve conoscere i vini e la storia dei luoghi ma soprattutto deve saper narrare quasi come un attore.
Sono i veri turisti del vino quelli su cui, quest’oggi, punteremo la nostra attenzione. Si tratta del gruppo più numeroso: viaggiano in coppia o in piccoli gruppi. Sono prevalentemente maschi, hanno fra i 35 e i 50 anni, livelli di formazione e reddito buoni o alti e usano i social media 6 volte di più della media. Quasi la metà sono stranieri.
Il loro interesse per il vino si esprime con la frequentazione di corsi e degustazioni, l’uso di ristoranti con belle carte dei vini e ovviamente con frequenti visite nelle cantine. Si tratta del target che manifesta maggiori cambiamenti. Infatti se gli enoturisti per caso aumentano di numero e gli “esigenti” cercano qualità e esclusività sempre più estreme sono gli enoturisti “classici” che manifestano bisogni nuovi e diversificati che li dividono in sottogruppi a cui fare proposte diverse.Ci sono i “collezionisti” che visitano una cantina dopo l’altra e hanno bisogno di cose nuove per non trovarle “troppo
uguali”. A questi piccoli gruppi, sotto le 12 persone la cantina Casato Prime Donne di Montalcino, nei giorni feriali, offre una visita guidata con piccola degustazione in piedi di tre vini. La proposta diventa più strutturata (14,10 €) se la degustazione è formale con calici di cristallo, tovaglia bianca e schede da degustazione, oppure se il gruppo è più numeroso e arriva nel week end (6 €).
I “passionali”, sono gli enoturisti che hanno bisogno di qualcosa di più e desiderano rigenerarsi con esperienze lente, intime e partecipate,
che li legano ai luoghi e alle persone in modo affettivo oltre che enologico. A loro la cantina montalcinese di Donatella Cinelli Colombini propone un’ora di degustazione itinerante (18€) con assaggi di Chianti Superiore, Supertuscan “Il Drago e le 8 colombe”, Brunello e Rosso di Montalcino insieme a salumi e formaggi tipici. Un’esperienza che unisce storia locale, racconti privati, immagini e sapori. Si conclude nella sala da degustazione arredata da Donatella con i suoi mobili di famiglia. Un segno di accoglienza che dovrebbe essere gradito.
Ma c’è un nuovo target da tenere d’occhio: “gli allegroni”. Sono quelli che associano la passione per i grandi vini con il bisogno di intrattenimento, quelli che “fanno spesso aperitivo” ma sempre con le migliori bollicine e, al ristorante, diventano amici del Sommelier che propone loro le cose più nuove e più lontane. Sono i wine lover che vivono il vino come una scoperta
e come un divertimento un po’ modaiolo. Cosa può proporre loro una zona classica come Montalcino? Ecco l’idea: non solo vino! In un angolo appartato della cantina Casato Prime Donne, rischiarato dalla luce delle candele c’è un tavolo per il gioco del panforte, i cappelli di paglia dei contadini e persino i grembiuli blu delle massaie. Quasi uno scherzo che arricchisce la visita guidata della cantina e l’assaggio informale di Brunello e Rosso di Montalcino, con qualcosa che richiama le antiche veglie (10€).