I vini più cari del mondo
L’annuale classifica di Wine searcher conferma la Borgogna regina dei prezzi e, in Italia, il Piemonte e la Toscana con Bolgheri e Brunello
Di Donatella Cinelli Colombini
Wine searcher è il portale più cliccato da chi sta per comprare una bottiglia pregiata perché inquadrando l’etichetta con il telefonino compaiono i prezzi di quello stesso vino in tutte le rivendite che lo hanno in listino. Wine searcher ha data base di 54,881 wine merchant di tutto il mondo, è praticamente impossibile che un vino importante manchi nel suo sconfinato repertorio di 7.300.097 referenze. Anzi non essere censito è quasi un segno d’infamia, vuol dire che il vino conta poco o niente agli occhi dei wine lovers. Ovviamente l’attenzione è concentrata sui piani alti, quelli delle bottiglie rare, prestigiose e care. Ogni anno Wine searcher pubblica una classifica delle 50 bottiglie più costose del mondo calcolando il prezzo medio di tutte le annate e di tutte le rivendite che lo offrono. Il primo della lista deve dunque avere un prestigio talmente solido da “tenere il prezzo” praticamente ovunque. Ed
ecco le roi du vin:
Richebourg Grand Cru, Cote de Nuits, prodotto dal compianto Henri Jayer il mago del pinot noir borgognone che ha prodotto vini di complessità e concentrazione difficilmente eguagliabili. Ha un prezzo medio di 15.195$. Al secondo gradino del podio Domaine de la Romanée Conti – Romanée Conti che ha un prezzo medio inferiore, di 13.314$, ma un prezzo massimo astronomico: 105. 658$. Ci sono infatti rivendite che sfruttano il suo nome celeberrimo e capace di calamitare una clientela multimilionaria anche se, forse, poco esperta.
La classifica dei 50 vini italiani più cari ha anch’essa un vincitore da mito: Bruno Giacosa patriarca dei grandi barolisti. Il suo Collina Rionda Barolo DOCG costa 981$ un piccolo prezzo rispetto all’immensa e sontuosa eleganza del vino che regge senza problemi il confronto con i Borgogna. Nei primi dieci posti la classifica sembra un testa a testa Piemonte – Toscana con la sola eccezione dell’Amarone di Quintarelli.
Ecco dunque la lista: 2° Ornellaia, Vendemmia d’artista, poi il Barolo Monfortino di
Giacomo Conterno, segue Masseto, il Falletto di Bruno Giacosa, Quintarelli, il Brunello Biondi Santi, ancora un Barolo di Giacomo Conterno, il Brunello di Soldera –Case Basse e il Barbaresco Roagna Crichet Paje.