Gozo l’anello che congiunge passato e futuro

Gozo tramonto sul mare Donatella

Gozo l’anello che congiunge passato e futuro

Nell’isola di Ulisse e Calipso, dove i panorami sono meravigliosi e l’inverno non esiste, gli italiani arrivano in massa cercando tradizione e opportunità

Gozo tramonto sul mare Donatella

Gozo tramonto sul mare Donatella

Di Donatella Cinelli Colombini

A un primo colpo d’occhio sembra un luogo dove il tempo si è fermato. Poi guardi meglio e vedi nuove società di informatica, dentisti con laser norvegesi ultimo modello, chef aggiornatissimi … e ti chiedi <<ma è qui che il passato remoto si collega al futuro?>> Un mondo a metà fra il supermercato pieno di cibi industriali e le saline romane dove un vecchietto scalzo ammucchia il sale con lo scopino.
Sarà forse questo che attrae un gran

Gozo, esce la processione

Gozo, esce la processione

numero di italiani; turisti italiani e italiani in cerca di una nuova patria magari con meno tasse, ritmi meno frenetici e un’estate più lunga.
A Gozo i giovani parlano inglese con i coetanei e maltese con i nonni, viaggiano in aereo come fosse un autobus anche perché hanno parenti sparsi in tutto il mondo. Questa era ed è ancora una terra di emigranti.
Lo stile di vita è molto semplice. Ogni domenica c’è la festa parrocchiale con messe cantate, bancarelle di dolciumi e soprattutto archi con lucine e drappi in tutte le strade, grandi statue dipinte agli incroci e fuochi d’artificio notturni. La popolazione è cattolica e molti vanno a messa ogni giorno. Gozo ha un vescovo giovane e molto amato. Qualche giorno fa era seduto dietro di me a cena al ristorante. Maglietta bianca e pantaloni neri, non avrei mai sospettato il suo ruolo se gli amici gozitani non me l’avessero detto. Benché siano dei cattolici tradizionalisti, in questo sono più moderni di noi.

Gozo Pastizzi

Gozo Pastizzi

Anche sulle spiagge passato e presente si mescolano: ci sono ombrelloni, sdraio, bagnini, motoscafi, bar, chioschi … e insieme famiglie che fanno il barbecue attrezzando un’intera cucina. Tutto sommato questo mare “fai da te” fa sentire più liberi.
Fino a pochi anni fa era possibile camminare da soli sulle scogliere ascoltando il mare. Ora i sentieri pullulano di trekkers con bacchette da nordic walking. Forse questo fa parte di un programma governativo di salute pubblica come i corsi di joga nei cortili e nei parchi. In effetti l’equilibrio fra passato e futuro è complicato e non tutto può restare come prima: prima c’erano fornai dove il pane lievitava dentro antiche conche di terracotta ed era cotto in forni a legna, la pizza aveva un sapore incredibile ma forse le norme sanitarie vogliono altre cose e dunque i forni hanno chiuso.

Gozo baia di pescatori

Gozo baia di pescatori

Tutti amano i cavalli e molti hanno, per ora, la stalla sotto casa dentro il paese. Nella minuscola isola di Gozo, grande come il comune di Trequanda ( quello della fattoria del Colle), c’è un ippodromo. La sera portano i cavalli alla spiaggia dove fanno il bagno, poi i proprietari li sciacquano con l’acqua dolce e li strigliano, alla fine li fanno salire nei rimorchi e ripartono con suv da 100.000€.

Anche nei negozi si mescolano tradizione e modernità: tappeti di lana locale tessuti a

Gozo orecchini per Violante

Gozo orecchini per Violante

telaio, una quantità enorme di statue devozionali in cartapesta anche molto ben fatte e insieme orecchini in argento che trasformano la tradizione locale della filigrana in accessori di tendenza. Ne ho comprati una coppia per mia figlia Violante e sono certa che la faranno impazzire. I principali cibi di strada sono focaccine ripiene chiamate pastizzi, Quassatat e pizze gozitane con patate e ricotta salata. Ma dallo scorso anno sono arrivati gelatai italiani niente male e anche una birreria artigianale italiana …. Anche questo è un modo di mescolare passato e presente … all’italiana! Ora che i ristoranti servono pranzi sempre più buoni, manca solo un posto per ballare.