Il Brunello e Violante volano a Vilnius in Lituania
La nostra inviata nel mondo del vino Violante Gardini. La figlia e export manager di Donatella Cinelli Colombini ci racconta Vilnius
Vilnius -Degustazione Brunello - maggio 2012
Sono arrivata in Lituania con un giorno di anticipo ma con dei voli disagiati e in ritardo che mi hanno fatto atterrare a Vilnius stanca morta, dopo mezzanotte. Meno male che il taxista aveva voglia di battute sul fatto che ora sono europei e “no Mafia russa” per cui mi ha tenuto sveglia. Certo che hanno una bella forza d’animo questi lituani dopo tutte le invasioni, gli stermini, i campi di battaglia, che hanno avuto nella storia, anche recente! Speriamo che il futuro sia più tranquillo per loro. Il mio albergo, l’ Hotel Stikiai, è in pieno centro storico ed è un pezzo di storia locale. In legno scuro con una corta centrale dove tutto intorno c’erano le camere. La città ha una parte antica barocca molto grande e ben conservata che fa parte del patrimonio dell’Umanità dell’Unesco proprio come la nostra Montalcino.
L’evento di lunedì 14 maggio è andato molto bene.
A mezzogiorno tutte le cantine hanno presentato un loro Brunellonel seminario, una sorta di degustazione guidata preceduta da
Violante gardini - Vilnius - maggio 2012
una spiegazione sul territorio e sulla denominazione. Dalle 13 alle 17 si è svolto il work shop in cui ogni cantina aveva il suo tavolo e presentava i suoi vini agli operatori. Sono venute molte persone interessanti, molti importatori e molti ristoranti. Sembra quasi che, per decidere il vino da mettere in lista, i ristoranti mandino alle degustazioni le dipendenti più belle, più bionde e più alte. Non sarà che questi lituani sono furbissimi ed hanno capito che per avere il prezzo migliore dai produttori italiani è meglio usare una bellezza locale?
Vilnius Centro storico -maggio 2012
Alle sei del pomeriggio tutti i produttori di Montalcino con il testa il Direttore del Consorzio del Brunello Stefano Campatelli sono saliti in pullman per andare a Riga. 4 ore di viaggio con sosta perché qui l’autista non può guidare più di due ore di fila senza fermarsi per trenta minuti. Anche se lungo il viaggio è stato divertente per i racconti, le chiacchere e persino l’assaggio di qualche buona bottiglia
Visto per voi da Violante Gardini