Le avventure americane di Violante e del nostro Brunello
Quattro città in sette giorni, i viaggi del vino sono tutt’altro che riposanti per i produttori! Violante Gardini, la Cinellicolombini Jr ci racconta il suo
I primi 4 giorni sono stati frenetici. Il tour 2014 delle cantine importate da Banville Wine Merchants è partito da New York lunedì, martedì Philadelphia, mercoledì Washington, giovedì New Orleans ma ce l’abbiamo fatta e devo dire che siamo arrivati pieni di energia in Louisiana anche se non c’è stata pausa ne di notte ne di giorno per il nostro super gruppo. Cantine dai grandi nomi e non solo italiane dato che abbiamo avuto al nostro fianco Debora Franco della cantina Quattrocchi di Mendoza in Argentina. Dall’Italia Terlano, Ca’ del Bosco, Zimé, Giacomo Grimaldi, Col dei Venti, Farina, Michele Satta, Tolaini, Villa Medoro, Paternoster, San Salvatore, Pala e noi… questo era sottinteso!
A Washington tutti erano impauriti che non mi svegliassi in tempo per andare in aeroporto perchè il giorno prima la mia sveglia non aveva suonato e, tutta trafelata, avevo raggiunto il gruppo mentre saliva in taxi! Ma invece non è più successo!A New Orleans, siamo andati direttamente al tasting dall’aeroporto. Sorpresa! Oltre ai clienti e alla forza vendita
del nostro distributore locale c’erano anche distributori e importanti clienti di altri stati: New Jersey, Massachusetts, Florida, Minnesota, Texas … insomma un super evento. Un tasting pieno di persone molto interessate al nostro Brunello e dopo ci voleva una serata degna del momento: a cena tutti insieme e poi a ballare. E’ qui che comincia il bello! New Orleans è famosa per il divertimento, abbiamo girato per locali entrando ed uscendo da molti. Alcuni più calmi con la musica dal vivo (questa è città del grande jazz) ed altri con musica più “forte” per ballare! Per alcuni di noi la serata è andata avanti fino al mattino seguente…
Nei negozi di New Orleans vendono collane di perline, simili ai fili colorati per l’albero di Natale. Queste collane vengono gettate dai balconi alle ragazze che a quel punto devono esibirsi dando il meglio di loro. In vendita anche boa di piume, maschere e molto altro per divertirsi nei modi più svariati.
Venerdì e sabato abbiamo alternato il lavoro a momenti di relax a zonzo per la città che era piena di giovani musicisti che si esibivano suonando ogni strumento: trombe, tromboni e persino barattoli! Non siamo riusciti a fare un giro sul fiume Mississippi ma abbiamo mangiato i suoi gamberi!
Venerdì sera una nuova festa e di nuovo sabato quando il nostro hotel ospitava un matrimonio super stravagante. Una coppia molto bella – lei in abito lungo con strascico e svolazzi – che ha festeggiato per strada con la banda, le damigelle tutte vestite di bianco ed in testa gli sposi che ballavano freneticamente. Il corteo degli invitati era evidente non solo per la banda, ma anche per dei piccoli tamburelli colorati che si illuminavano e suonavano. Poi la sposa ne ha regalato uno anche alla guardia di notte dell’hotel.
A New Orleans ho provato anche l’acqua alta. Mi dicono che questo non è nulla in confronto a ciò che accade di solito. New Orleans è sotto il livello del mare e quando piove si allaga. I ristoranti però continuano tranquillamente a lavorare, anche quelli a piano terra tutti allagati dove danno un panchettino ai clienti per non tenere i piedi a mollo. E’ fenomenale come prendono la cosa con filosofia e si arrangiano. Il tassista che ci portava a cena, vedendo che la strada davanti al ristorante era un
fiume ci ha lasciato sul lato opposto e passando per un hotel non ci siamo nemmeno bagnati le scarpe.
Questo è il racconto semi serio della mia prima settimana del tour 2014. Seguirà un altro articolo.