
Le vigne dei grandi vini non avranno più sete
Dal Ministero arriva il via libera all’ irrigazione di soccorso ai vigneti in caso di siccità, ma non verrà permesso neanche un chilo d’uva in più
La decisione arriva il 19 aprile, in ritardo rispetto alla grande siccità dell’estate scorsa, ma comunque arriva e permette ai migliori vignaioli di pensare al futuro in modo più sereno. Infatti, anche se attualmente il problema è opposto e, dopo 9 mesi di pioggia nessuno si sognerebbe di dare acqua alle viti, il global warming, nell’area mediterranea, sta facendo salire le temperature estive e scendere la piovosità per cui diventa indispensabile affrontare meglio i futuri periodi di lunga siccità come quello del 2012.
Il problema di mantenere in salute i vigneti anche in situazioni di stress idrico prolungato ha spinto l’Assoenologi presieduta da Giuseppe Martelli a porre la questione al Ministero. Il 19 aprile Stefano Vaccari Direttore Generale del dipartimento delle politiche competitive della Qualità del Ministero ha risposto con una dichiarazione che ha reso tutti felici (Protocollo 6858) << la pratica facoltativa dell’irrigazione di soccorso, di cui all’articolo 10,comma 2, lettera A del Dlgs 61/2010, sia da ritenersi applicabile anche nei riguardi delle Dop e Igp i cui disciplinari di produzione non la contemplino espressamente tra le pratiche di coltivazione, qualora si verifichino le particolari condizioni climatiche sopra richiamate, e comunque, nel rispetto delle caratteristiche tecnico-produttive e qualitative, in particolare della resa uva/ettaro, stabiliti dagli specifici disciplinari>> In altre parole il Ministero autorizza l’irrigazione di soccorso in caso di siccità per tutti i vigneti di eccellenza ma vieta
ogni aumento di produzione. Era questo il punto che, fin ora, impediva di dare acqua ai vigneti: il timore che i quintali d’uva si moltiplicassero. Allo stato attuale, dopo due vendemmie scarse, la produzione nazionale intorno ai 40 milioni di quintali e soprattutto con l’azzeramento delle eccedenze mondiali di vino, questo rischio sembra scongiurato ed ecco che la pratica dell’irrigazione di soccorso viene autorizzata su tutto il vigneti italiano di alto livello.
I nostri vigneti di Brunello e di Chianti ringraziano, le sofferenze atroci dello scorso anno non si ripeteranno! Bravo Martelli e Assoenologi ma soprattutto bravo Vaccari ci state aiutando a produrre un’uva sempre migliore.
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini