Lia Banville una super Donna del Vino fra Italia e America

Lia Tolaini Banville con suo figlio

Lia Banville una super Donna del Vino fra Italia e America

<<Non fate paragoni con i vini francesi, i nostri sono italiani e basta>> questa la lezione di marketing di Lia Tolaini Banville titolare della Banville & Jones

Lia Tolaini Banville con suo figlio

Lia Tolaini Banville con suo figlio Alex

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Il padre di Lia, Pier Luigi Tolaini lascia Lucca giovanissimo per Winnipeg in Canada dove fonda una delle maggiori società di trasporti e logistica del Nord America. Diventato ricco, nel 1998, torna in Toscana per comprare una splendida proprietà a Castelnuovo Berardenga nel Chianti Classico dove l’enologo super star Michel Rolland lo aiuta a creare vini di grandissima qualità.

Lia ha la stessa determinazione, coraggio e infaticabile energia del padre, come lui pensa in grande e sceglie sempre sfide difficili, ma aggiunge a questo una sensibilità artistica. Per questo, dopo la laurea in Canada, studia arte a Firenze e pensa addirittura di rimanere in Italia ma, durante un soggiorno a Winnipeg, arriva un colpo di fulmine per quello che pochi mesi dopo diventa suo marito. A Lucca c’è la zia Laura, una persona fondamentale nella sua vita affettiva, al punto che Lia le dedica la sua linea di vini “Donna Laura”. Lia ha tre figli e un’attività professionale frenetica e di altissimo livello. L’ultimo nato ha solo tre mesi quando lei

Donatella Cinelli Colombini Lia Tolaini Banville al Casato Prime Donne

Donatella Cinelli Colombini Lia Tolaini Banville al Casato Prime Donne

crea, con sua sorella Tina, l’enoteca Banville & Jones Wine Co che viene battezzata con i nomi da sposate di entrambe. In 15 anni il negozio diventa uno dei più importanti del Canada con 80.000 bottiglie in vendita. Tina rimane da sola alla direzione di questa impresa mentre Lia si butta in una nuova avventura: la creazione di una ditta di importazione di vini di pregio negli Stati Uniti.

25 cantine importanti e un portafoglio che continua a crescere con vini argentini, sudafricani, francesi … Ma soprattutto l’ammirazione crescente degli importatori “storici” che negli anni recenti hanno vacillato sotto i colpi della crisi mentre lei continuava a consolidare il suo business. All’Università di UC Davis, la maggiore degli Stati Uniti per il vino, i docenti di marketing parlano della Banville & Jones come esempio positivo di nuovo importatore, quasi un caso di scuola. Un successo che è in gran parte merito di Lia Tolaini Banville .

Dieter Kam Lia Tolaini Banville

Dieter Kam Lia Tolaini Banville

Lia vive più in aereo che a casa ed ha la tastiera sempre in mano perché non smette mai di lavorare. Le telefoni a qualunque ora e lei è sempre on line con i dati aggiornati davanti. Nonostante questo riesce a seguire gli studi dei figli e persino a pressare il più piccolo perché faccia i compiti, esattamente come una mamma tradizionale. Non si ferma davanti a niente e non rifiuta neanche lavori umili e faticosi: è capace di progettare investimenti colossali e contemporaneamente di guidare il pulmino che trasporta i suoi migliori clienti nelle cantine italiane importate. Veste in modo raffinato ma assolutamente non appariscente. L’unica cosa che brilla sono i brillanti principeschi che ha al dito. In altre parole sa di avere talento e di essere una importante donna di affari ma non si dà arie anzi! Un bell’esempio per tante donne del vino che “sembrano ma non sono” !