
Medaglie dei concorsi troppe e a volte taroccate
Il 70% dei vini con medaglie dei concorsi enologici britannici mentre il Concours Mondial de Bruxelles fa i test per inchiodare chi falsifica le bottiglie

I giurati italiani al Consours Mondial de Bruxelles
Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne
Un interessantissimo articolo di Wine News evidenzia l’eccessivo numero di medaglie dei concorsi enologici inglesi. Secondo OIV dovrebbero essere meno del 33% e invece i vari concorsi di “Decanter” hanno mandato a medaglia il 70% dei partecipanti e <<“The Drinks Business”, nonostante una giuria composta quasi esclusivamente da Masters of Wine, è riuscita a premiare, in un sol colpo, il 90% degli Champagne>> ironizza Wine News. Una situazione che potrebbe collegarsi al prezzo di 183 € a carico di ognuna delle 16.000 bottiglie concorrenti al primo di queste due competizioni e che è stata ben messa in evidenza dalla

Medaglie dei concorsi enologici International-wine-challenge
“La Revue du Vin de France”. Molto più rigorosi sembrano i concorsi “Vinalies Internationales” che premia il 29,8% dei 3.500 concorrenti e il Concours mondial de Bruxelles che ne incorona il 28,2% fra 8.000.
Benchè i vantaggi vadano meritatamente solo ai vincitori assoluti di queste gare, tuttavia ogni medaglia, se ben gestita, con azioni nella rete commerciale e i clienti vip, può dare un aumento dei prezzi del vino del 10-15% e una crescita di reputazione della cantina.Circostanze che possono suscitare anche l’appetito dei malintenzionati. Per questo gli organizzatori dei concorsi stanno con gli occhi aperti e verificano se le bottiglie in gara sono uguali a quelle in commercio. Proprio uno di questi controlli ha fatto scoprire una

I giurati a lavoro al concorso di Bruxelles
truffa che è stata denunciata alle autorità belghe dal direttore del “Concours Mondial de Bruxelles”. L’episodio raccontato da Wine Searcher è di quelli da libro giallo. Il concorso di Bruxelles è, come ho detto sopra, fra i più severi. Giunto quest’anno alla 23° edizione ha carattere itinerante e si è appena svolto a Plovdiv in Bulgaria coinvolgendo 320 giurati di 50 Paesi. I vincitori ricevono ogni anno un Grande Oro, Oro e Argento che vengono poi riprodotti su bollini che fregiano le bottiglie in commercio.
Nel 2009 un giudice spagnolo comprò una bottiglia premiata per berla in casa trovandola pessima e diversissima da quella che aveva assaggiato in concorso. La circostanza segnalata alla direzione della competizione condusse all’attivazione di un programma di controllo sulla corrispondenza fra le bottiglie in concorso e quelle normalmente in vendita al pubblico. Con una certa difficoltà gli organizzatori trovarono un laboratorio di Bordeaux disposto a fare i test e questo ha portato alla verifica di 100 campioni all’anno presi casualmente fra i vincitori. Purtroppo o per fortuna il test ha evidenziato due vini taroccati. Provengono da due cantine diverse e i loro nomi non sono stati ancora diffusi ma hanno vinto medaglie con vini diversi dal loro. <<It’s impossible to say how widespread the

Migliaia di bottiglie in concorso
practice is of submitting fake wines to the competition, but he hopes that the testing program will make wineries more wary of being busted>> è impossibile dire quanto sia diffusa la pratica di sottoporre vini falsi alle gare, ma spero che il programma dei controlli spinga le cantine a una maggiore correttezza, ha detto Costenoble, responsabile del concorso. Speranza che condividiamo anche noi perché troppo spesso certi vincitori fanno sorgere dei dubbi. Compri quel vino in enoteca, lo assaggi e ti chiedi << ma era proprio questo il vino che ha vinto oppure a quel concorso hanno degli incompetenti per giurati?>>.