
Priscilla Occhipinti Granduchessa di Toscana della Grappa
Bella, giovane, solare Priscilla ha ereditato dal suo maestro Gioacchino Nannoni la maestria e la passione per produrre grappa
Sabato 14 luglio, in una calda serata d’estate scendiamo la collina di Montalcino per entrare in Maremma. Giusto all’inizio della zona costiera, poco lontano da Paganico, nel piccolo borgo di Aratrice, c’è la distilleria Nannoni dove Priscilla Occhipinti ci ha invitato a cena.
Arriviamo e rimaniamo sbalorditi: nel parco di Priscilla ci sono 500 invitati la musica dal vivo, bracieri enormi per la carne, luci colorate, stand gastronomici … insomma un festone. Priscilla vola come una farfalla da un tavolo all’altro, parla con tutti, abbraccia tutti, sprigiona voglia di vivere e bellezza. Che donna!
Noi incontriamo vecchi amici: Patrizio Cencioni, produttore di un ottimo Brunello, Vittorio Fiore e Barbara Tamburini due grandi enologi autori di vini superpremiati. Mangiamo una carne alla brace memorabile e chiudiamo la cena con le grappe capolavoro dei tre impianti discontinui di Priscilla.
Quello che mi ha sempre affascinato in Priscilla è il contrasto fra lei –giovane, bella, elegante – e il rude lavoro del mastro
distillatore che lei fa, in gran parte personalmente, applicando i segreti del suo maestro Gioacchino Nannoni fondatore della distilleria.
Le 6 medaglie e gli altri premi vinti quest’anno non bastano a spiegare la bravura di questa piccola grande donna. La sua magia è nel coraggio di scelte difficili come quella di vivere in un luogo isolato e circondato dai boschi, nell’entusiasmo travolgente con cui fa il suo lavoro e dona a tutti la voglia di vivere. Torneremo da te per mangiare la pizza in mezzo agli alambicchi dove il profumo di grappa è più sensuale e affascinante. Promesso!