Quella 2013 sarà l’ultima vendemmia del Novecento?
Vendemmia scarsetta, tardiva, qualitativamente ottima ci ha fatto provare, dopo anni, l’ebrezza dello slalom fra giornate assolate e pioggia
Di Donatella Cinelli Colombini
Finalmente la vendemmia 2013 è finita. Quantità normali al Casato Prime Donne mentre alla Fattoria del Colle la siccità, che ci ha fatto perdere il raccolto d’uva dello scorso anno, ha ridotto anche questo.
Per la prima volta, dopo anni, abbiamo visto la maturazione procedere lentamente con gli zuccheri e gli acidi che si evolvevano di pari passo con i polifenoli della buccia dell’uva. Ma a differenza di quanto avveniva vent’anni fa la vendemmia tardiva, a cavallo delle piogge autunnali, non è stata una lotta contro la muffa. La botrite è comparsa nei vigneti dove arriva tutti gli anni e li si è fermata. Le nuove vigne sono rimaste miracolosamente immuni come se invece del Sangiovese avessimo Cabernet con bucce fatte dal doppio degli strati cellulari della nostra uva principale. Forse i nuovi cloni hanno una buccia più spessa o forse il cattivo tempo all’epoca della fioritura ha ridotto la dimensione il numero degli acini rendendo i grappoli più spargoli, piccoli e dunque capaci di sopportare la pioggia … sta di fatto che abbiamo portato in cantina uva perfettamente sana fino in fondo. Vent’anni fa sarebbe stato impossibile.
Mi viene un dubbio: ho una speciale protezione divina o sono solo molto fortunata?
Ho vendemmiato gran parte dell’uva, compresa quella “super” per il Brunello, per il Cenerentola Orcia Doc e per il Drago e le 8 colombe IGT, prima della grande pioggia del 5 ottobre. Abbiamo cominciato a vendemmiare il 18 settembre con il Merlot e il 26 settembre col Brunello. L’uva del Casato Prime Donne era pronta con vinaccioli lignificati e analisi perfette. La quarta vendemmia buona di seguito, pare un sogno!
Alla Fattoria del Colle le cose sono state più difficili. L’uva era più indietro di maturazione e in due vigneti ha avuto attacchi di botrite per cui l’abbiamo dovuta cogliere prima che si rovinasse. <<Pazienza>> dice la cantiniera Barbara Magnani <<ci darà un ottimo vino sfuso>>. Nella cantina del Colle ci sono però 300 hl davvero super e con quelli faremo faville. Sorprende la tenuta delle uve Foglia Tonda e Sagrantino. Grappoli perfetti, nessuna traccia di muffa o di sfaldamento delle bucce <<il Sagrantino è indistruttibile>> commenta Efisio Luche capo dei vignaioli <<non lo mangiano neanche i caprioli>>.
Come saranno i vini 2013? Longevi, profondi, morbidi …. ma pochi. Per il terzo anno consecutivo il raccolto è magro anche se non così povero come l’anno scorso. Siamo ben lontani dalle quantità portate in cantina nel 2010.