Turismo enogastronomico nuova frontiera in Piemonte

Turismo enogastronomico, Castello di Grinzane Cavour sede asta tartufo

Turismo enogastronomico nuova frontiera in Piemonte

I Cavalieri del Tartufo, l’Università Slow di Pollenzo con le Donne del vino, una spettacolosa cantina albergo, nel futuro del turismo enogastronomico

Turismo enogastronomico, Castello di Grinzane Cavour sede asta tartufo

Turismo enogastronomico, Castello di Grinzane Cavour sede asta tartufo

Di Donatella Cinelli Colombini
Seguitemi, vi sbalordirò!  E’ questo un Piemonte che non ti aspetti, quello più coraggioso, visionario, capace di mettere in tavola in osteria vini da milionari, di rilanciarsi nel mercato turistico come terra dei castelli e dei panorami vitati, un Piemonte di gente che lavora tanto con le mani e ha la laurea in tasca, un Piemonte che apre nuove frontiere nel turismo enogastronomico. Un Piemonte dove le Donne del vino sono protagoniste da oltre 25 anni.

Castello di Grinzane Cavour è il centro dei paesaggi dei vigneti piemontesi divenuti recentemente Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. E’ un maniero medioevale in mattoni rossi, dove Camillo Benso conte di Cavour, ventenne, fece i suoi primi passi come amministratore per poi diventare sindaco del paese più in basso; è proprio lui ad accoglierci all’ingresso e a condurci nella sala delle maschere dove Bianca Vetrino, Gran Maestro dell’Ordine del Tartufo e dei vini di Alba, mi nomina cavaliere onorario insieme a Jeannie Cho Lee primo Master of Wine

nuovi Cavalieri del Tartufo con il Gran Maestro Bianca Vetrino

nuovi Cavalieri del Tartufo con il Gran Maestro Bianca Vetrino

dell’Asia e ad altri 10 “postulanti” che rappresentano splendidamente il nuovo Piemonte multietnico, capace di fare dell’enogastronomia una bandiera e una calamita turistica ed economica. Colpisce la perfetta organizzazione della confraternita, che ogni anno organizza l’asta del tartufo e del castello che ospita anche un’enoteca, un centro di documentazione su vino e salute e un ristorante stellato Michelin.

Turismo enogastronomico nel castello di Grinzane Cavour

Turismo enogastronomico nel castello di Grinzane Cavour

Colpisce la capacità dei piemontesi di fare sistema con conferenze come quella della Master of Wine di Hong Kong, ospite dei Ceretto e trasformata in uno strumento di internazionalizzazione del territorio. Oltre alle notizie più note sulle potenzialità dell’export verso il gigante asiatico, Jeannie Cho Lee ci regala qualche curiosità <<attenzione alla traduzione del vostro nome in cinese, al possibile significato dei suoni e alla lunghezza. Ogni nome cinese è fatto solo di due fonemi e dunque bisogna accorciare i cognomi lunghi e possibilmente tradurli in parole che abbiano un senso per chi ascolta>> Questo si che è un consiglio utile!

Cristina Ascheri

Cristina Ascheri

Dormiamo nell’Albergo – Cantine Ascheri a Bra, ospiti di Cristina, grande Donna del Vino e grandissima imprenditrice. La cantina è sotto visibile attraverso i vetri nel pavimento dell’atrio, nell’ascensore c’è il profumo del vino e il design gioca sul tema vino traducendo il cemento armato, le strutture in ferro, le corde sospese sul parcheggio e persino i comodini con griglie di ferro in esempi di genialità creativa. Stupendo. Anche la cantina lascia sbalorditi, soprattutto la sala sotterranea per l’affinamento del vino in bottiglia con l’enorme menhir al centro. Così come l’osteria “Muri vecchi” dove ogni ricordo del passato contadino è stato valorizzato al pari della cucina tipica di Bra. Stupendo.

Donne del vino del Piemonte e Donatella Cinelli Colombini a Pollenzo

Donne del vino del Piemonte e Donatella Cinelli Colombini a Pollenzo

La cosa sorprendente e il miracolo operato da Calin Petrini è la presenza di turisti stranieri a Bra e in tutte le zone intorno. Prima di lui non ce n’erano.
A Bra, in via della Mendicità istruita, c’è la storica sede di SlowFood. A pochissimi chilometri c’è Pollenzo Università di Scienze Gastronomiche, un luogo che, da solo, vale un viaggio in Piemonte. Nell’immensa tenuta dei Savoia, delimitata da un muro, ci sono un castello residenza reale (oggi di proprietà privata) e l’agenzia cioè l’enorme fattoria che vent’anni fa era in completo abbandono. Intorno il borgo cresciuto sui resti di Pollentia maggiore città romana prima dei galli, con anfiteatro e teatro.
Le strutture neogotiche in mattoni dell’agenzia ospitano ora un albergo con 40 camere, aule, auditorium, cucine didattiche, laboratori sensoriali e soprattutto (nella cantina reale), la “Banca del vino” un’immensa bottiglieria che permette degustazioni e shopping con il meglio dell’enologia nazionale e non solo. La visita insieme alle Donne del Vino è entusiasmante. Ci lascia sbalorditi la capacità di Carlin Petrini di vedere oltre l’orizzonte, recuperare l’ importante patrimonio architettonico sabaudo e creare il centro di formazione dei giovani destinati a  diffondere un nuovo concetto di alimentazione per il mondo <<buono, pulito e giusto>>.