L’albero luminoso
Prima di togliere le decorazioni di Natale, Marzia Morganti vi racconta la bellissima storia dell’albero luminoso.
Alla Fattoria del Colle ci sono 4 alberi di Natale: nella cucina cinquecentesca, in cantina, nell’ingresso dell’agriturismo e in Osteria. Sono tutti diversi e tutti pieni di luci. Ma cosa rappresenta l’albero di Natale?
E’ un segno di vita e di speranza che affonda le sue radici in tempi assai remoti, che precedono di molto l’avvento del Cristianesimo
Oltre duemila anni fa, dopo il Solstizio d’inverno, quando la luce del sole tornava a illuminare la terra, la gioia dell’uomo si manifestava con preghiere, canti e balli intorno a un albero sempreverde che non temeva né il buio né il freddo dell’inverno.
Secoli dopo quando l’Europa era da tempo cristiana, nei Paesi della Riforma si associò l’immagine della nascita del Cristo – luce del mondo – alla luce che torna ad illuminare la terra dopo la lunga notte dell’inverno. Un albero splendente divenne così il simbolo dell’unione tra terra e cielo e quindi del Natale. C’è chi
attribuisce l’idea a Martin Lutero.
Nel XVI secolo, in Francia, l’albero natalizio diventò di moda per iniziativa della Duchessa d’Orleans.
In Italia si diffuse solo dopo la seconda guerra mondiale insieme alla uso del vischio e all’agrifoglio che nella mitologia del Nord Europa erano collegati a Baltur dio della luce.