Pietro Grasso e il tartufo di San Giovanni d’Asso

Presidente del Senato Grasso

Pietro Grasso e il tartufo di San Giovanni d’Asso

Ho incontrato l’allora procuratore generale antimafia Pietro Grasso -oggi  Presidente del Senato – nel 2007 quando venne a San Giovanni d’Asso  

Presidente del Senato Grasso

Presidente del Senato Pietro Grasso

Io ero insieme alla presidente delle Donne del Vino Pia Donata Berlucchi che faceva assaggiare, il suo ed altri Franciacorta, in abbinamento con lo strepitoso tartufo bianco della campagna senese.

La degustazione avveniva nel castello medioevale di San Giovanni d’Asso ( a 15 km dalla Fattoria del Colle ) dove ogni anno c’è la “Settimana del tartufo bianco delle Crete senesi”. Di consueto autorità e ospiti pranzano nella scuola di San Giovanni dove le massaie preparano eccellenti pietanze tradizionale insieme a chef stellati che servono piatti di alta cucina creativa.

Insomma si mangia decisamente bene.

Fu qui che incontrai Pietro Grasso arrivato in terra senese per ricevere il “Tartufo della Pace” un riconoscimento che

San Giovanni d'Asso tartufo bianco

tartufo bianco delle Crete Senesi

ogni anno premia chi ha dato un contributo particolarmente importante alla causa della legalità e, appunto, della pace.

Grasso è un bell’uomo, decisamente più bello dal vero che in televisione. E’ elegante, gentile ma deciso e consapevole della grande curiosità, o forse della soggezione, che suscita in tutti quelli che incontra.

La cosa buffa avvenne dopo pranzo.  Complici le succulente pietanze, la conversazione brillante di Pia Berlucchi e forse l’ottimo vino rosso – Orcia Doc e non solo – il Procuratore si era decisamente rilassato e chiese  << Sindaco  ma quanto dista il castello dove dobbiamo andare per la premiazione? >>

Michele Boscagli ottimo primo cittadino, orgogliosissimo del suo paese, non si fece pregare << Dottore è a 200 metri, traversiamo il paese a piedi e così le faccio vedere anche gli stand gastronomici >> .  Il capo della scorta lo fulminò con lo sguardo ma era troppo tardi, ormai il guaio era fatto.

Il Procuratore, costretto a una vita da recluso per motivi di sicurezza, non avrebbe rinunciato alla passeggiatina per nessun motivo. Le proteste della scorta e dei Carabinieri di San Giovanni furono inutili e Pietro Grasso, felice come un bambino, col sorriso stampato in faccia, si mise in marcia col sindaco al fianco, finalmente libero di stare all’aria aperta e di entrare nei negozi come una persona normale.

Di Donatella Cinelli Colombini