CHARLIE ARTURAOLA : L’AMORE E’ LA PARTE PIU’ BELLA DEL VINO

CHARLIE ARTURAOLA

CHARLIE ARTURAOLA : L’AMORE E’ LA PARTE PIU’ BELLA DEL VINO

PER L’AMERICAN WINE ASSOCIATION E’ UNO DEI 10 MIGLIORI PALATI DEL MONDO, MA CHARLIE ARTURAOLA E’ ANCHE UN COMUNICATORE E UN CREATIVO SENZA EGUALI

 

CHARLIE ARTURAOLA

CHARLIE ARTURAOLA SOMMELIER ATTORE

Di Donatella Cinelli Colombini #winedestination

In un’epoca dove ogni disciplina ha i suoi super esperti è difficile che un personaggio eclettico riesca a brillare, ma Charlie Arturaola ci riesce.
Le <<radici della mia famiglia, da parte di madre sono francesi e da parte di padre sono basche >> ha spiegato a James Magazine, ma in realtà è uruguaiano nato a Montevideo anche se ha lasciato il suo Paese quando aveva 19 anni iniziando un viaggio nel mondo che non si è mai fermato e <<ora ho in tasca 5 passaporti diversi>>.

Parla 5 lingue e mescola parole inglesi, spagnole e italiane risultando più efficace e coinvolgente di chi usa una lingua sola. Ha un approccio umanistico al vino basato su una conoscenza sconfinata di territori, vini e persone. Perché <<ogni sorso di vino è un sorso di storia!>>come scrive nel suo sito e per questo si definisce Basco, perché suo nonno era basco ma anche perché sono stati i baschi a portare in Uruguay il Tannat che è la prima uva-vino che Charlie ha incontrato.

CHARLIE ARTURAOLA E IL VINO CENERENTOLA

Di recete mi ha mandato una foto del mio vino Cenerentola con questo commento <<orciawine UY! Here in Ningxia today in te winehouse with amigo! La Cenerentola 2016form @donatellacinellicolombini is some times I wish People drink more these great appellation….. ORRCIA is just delicious! #orcia #toscana ,,,, ci sei? >> e poi mi ha raccontato di aver bevuto l’ultima bottiglia del mio Cenerentola insieme ai suoi amici cinesi e di volerlo comprare per la sua casa in Normandia.

Nella vita Arturaola ha fatto di tutto: da lavori umili alla docenza universitaria alla Lynn University, fino a momenti memorabili come quando << nel 2012 mi recai a Londra, nel salone delle feste di una delle residenze della regina D’Inghilterra, per ritirare il premio ‘International Wine & Spirit Competition Comunicator Award’, riconoscimento attribuito ogni anno al miglior comunicatore al mondo>>.

IL SOMMELIER ATTORE THE DUEL OF WINE

Questo premio nasce dal profilo diverso di Arturaola che è eclettico più di ogni altro ed ha aperto nuove strade e nuovi modi espressivi alla cultura del vino come quello del sommelier – attore protagonista di due film “The ways of wine” e “The duel of wine” dove racconta il mestiere di assaggiatore in modo romanzesco coinvolgendo altri amici che recitano loro stessi: il produttore di Sagrantino Marco Caprai, il sommelier come il campione del mondo ASI 2013 Paolo Basso, la scrittrice sommelier Adua Villa e lo chef Gianfranco Vissani. La sua passione per la cinematografia nasce con il Film El Camino del Vino a Mendoza (elcaminodelvino.tv) ma poi ha letteralmente cambiato il modo di raccontare il vino.
Charlie è presente negli eventi più glamour o più “interdisciplinari” oppure più esclusivi. Questo novembre, al Palais du Papes viene nominato Chevalier Chateaunef. E’ membro delle Associazioni Sommelier Americana, Mondiale e Italiana. E’ sommelier certificato con laurea avanzata presso L’Ecole du Vin di Bordeaux….. e gira il mondo incessantemente perché <<c’è tanto lavoro>> e lui è un <<soldatino del vostro vino>> al servizio dei produttori e dei territori che lui narra senza << essere troppo tecnico, ma cercando di pennellare in un affresco ampio di alcune grandi realtà vitivinicole, cercando di raccontare i produttori e le storie che mi hanno emozionato maggiormente>>.

ECLETTISMO E SUPERSPECIALIZAZIONE  NEL VINO

Chiudo prendendo da La Madia una vera chicca. La distinzione fra il modo di parlare di vino nei diversi Paesi. << in Francia sono molto romantici, si parla di terra, di famiglia e di tradizione. In Italia troviamo più cuore, più calore. La Spagna è molto tecnica, in alcuni casi troppo, come il Brasile peraltro. In America invece studiamo il vino troppo sui libri, più diventiamo Master of Wine, Master Sommelier e più ci allontaniamo dalle bottiglie di vino, dall’esperienza diretta e questo è un errore gravissimo>>.

Charlie Arturaola conclude chiedendosi quanto aiuti a vendere il vino un approccio complicato. Forse poco, forse ha ragione lui la cosa più importante del vino è l’amore.