Cosa c’è di nuovo nel turismo enogastronomico?
La prossimità si allarga a 800 km, meno repeaters e più esploratori, visite con degustazione più care ma anche più richieste, forte legame online da casa
Di Donatella Cinelli Colombini
La prima considerazione è negativa: i tempi del ritorno alla normalità si allungano. Il settore “aviation” prevede un completo recupero nel 2024 ma comincia a serpeggiare il timore di varianti del virus covid capaci di resistere ai vaccini e creare una nuova crisi. La variante Epsilon che resiste agli anticorpi generati dal vaccino e da una precedente infezione è la prima ma forse non la sola a suscitare il timore di una nuova ondata pandemica.
71% ATTRATTI DAI PIACERI ENOGASTRONOMICI
La considerazione positiva riguarda invece la tenuta del turismo enogastronomico. Secondo Roberta Garibaldi, il 71% delle persone sceglie la meta del viaggio tenendo conto dell’attrattiva golosa (era il 59% solo nel 2019) rivelando un incremento del bisogno di benessere anche psicofisico. In altre parole la filosofia proibizionista di stampo anglosassone sembra spazzata via dall’approccio più liberista che ha in David Khayat e nel suo “Arrêtez de vous priver !” i cardini scientifici e culturali. Dopo mesi di lockdown e di ingrassamento domestico causato dalla scarsa capacità ai fornelli della stragrande maggioranza degli smart workers, l’idea di escursioni in zone verdi, dove concedersi assaggi di grandi vini e cucina tradizionale … appare come una cura antidepressiva.
TURISTI DEL VINO 2021: MENO REPETEARS E PIU’ ESPLORATORI
Nel 2021 i turisti delle cantine e dei territori del vino sono cambiati pur rimanendo prevalentemente italiani: se lo scorso anno fu quello dei repeaters cioè dei viaggiatori che tornavano nei luoghi in cui erano già stati perchè la familiarità dava loro anche un senso di sicurezza, quest’anno domina il bisogno di cambiamento e di azione.
IL VIAGGIO DI PROSSIMITA’ ARRIVA A 800 KM
Il concetto di prossimità si è allargata a 800 km anche fuori dei confini nazionali con grandi opportunità per tutto il Nord Italia. La scelta è guidata da un istinto esplorativo che riguarda sia le mete che l’agroalimentare da assaggiare: rarità gastronomiche, vitigni quasi estinti, denominazioni appena emergenti …
AMBIENTALISMO PARTECIPATO E SPORTIVO
A questo si associa un decisa svolta ambientalista a tutto campo. Come giustamente ha osservato Roberta Garibaldi al Food & Wine Tourism Forum, avvenuto dal 1° giugno al 1° luglio 2021 <<la sostenibilità in tutte le sue declinazioni (ambientale, sociale, economica) è diventata un valore ormai imprescindibile e l’azienda agroalimentare si presenterà sempre più come ambassador di una società territoriale evoluta>>.
Il turista cerca il diverso, l’etico ed il partecipato. Ha quindi nuovi bisogni come quello di evadere dal quotidiano inteso anche come i soliti noti presenti in supermercato, scoprire ciò che è incontaminato rispetto alla cultura di massa per esempio la nonna che insegna a fare una pasta tipica o il vignaiolo che preserva vitigni rari e spiega le loro particolarità.
In nostro turista 2021 ha voglia di movimento all’aria aperta, quindi bici, trekking, running …. Ma anche vendemmia turistica, pulizia di boschi, recupero dei muri a secco adiacenti alle vigne ….
La cosa più evidente è la maggiore disponibilità a partecipare alle esperienze rispetto al passato. Il numero delle prenotazioni di visite guidate, degustazioni, lezioni di cucina, minicorsi sul vigneto è enormemente aumentato rispetto al passato. E questo nonostante un visibile aumento dei prezzi.
NEVERENDING ED ESPERIENZE ESCLUSIVE IN USA
Altro fenomeno evidente è l’affezione: il turista vuole restare in relazione con la cantina che ha visitato come dimostrano le alte percentuali di apertura di email o newsletter registrate negli USA. Il fenomeno chiamato “neverending”.
Rimanendo in USA e sull’argomento prezzi delle esperienze con il vino, va segnalato il successo record delle proposte sopra i 500$ a persona. Tutti pensavano che l’effetto combinato di covid ed incendi avrebbe portato ad una flessione del turismo VIP verso le cantine di Napa, e invece è successo il contrario con una richiesta esponenziale di momenti esclusivi con prezzi fino a 12.000 Dollari a persona.