Cosa bevono e cosa mangiano gli italiani all’estero

cosa mangiano gli italiani all'estero Chiken parmigiana

Cosa bevono e cosa mangiano gli italiani all’estero

Dalla ricerca shock della Coldiretti, alle interviste di Dissapore ecco cosa mangiano gli italiani all’estero e soprattutto cosa non mangiano

cosa mangiano gli italiani all'estero Chiken parmigiana

cosa mangiano gli italiani all’estero Chiken parmigiana

Di Donatella Cinelli Colombini

LA CUCINA ITALIANA NEL MONDO

Nel mondo ci sono ristoranti italiani strepitosi, spesso lussuosissimi. Vendendo il mio Brunello ne ho visitati tanti ed ho mangiato una cucina italiana moderna raffinatissima. Nelle note che seguono non mi riferisco certo a quelli. Così come non voglio parlare dei turisti che, dopo due giorni dall’arrivo all’estero cercano gli spaghetti e finiscono in una finta trattoria romana con le tovaglie a quadretti bianchi e rossi. Mangeranno male ma se lo meritano perché viaggiare significa anche entrare nella cultura gastronomica dei luoghi visitati senza portarsi il salame in valigia.

cosa mangiano gli italiani all'estero pizza pepperoni

cosa mangiano gli italiani all’estero pizza pepperoni

Oggi parleremo di cosa mangiano gli italiani all’estero e anche di cosa non mangiano. Ovviamente ci sono reazioni diverse: più insofferenti quelli che a casa di mamma mangiavano da Dio, e sono soprattutto quelli del Sud. Più rassegnati quelli  che vivevano da soli ed erano già abituati a tramezzini e cibi precotti. Emblematico il caso della pizza (la mitica PizzaHut) che appoggia su una pasta dura precotta e ha sopra un formaggio simile all’ Emmental. I napoletani non riescono a mangiarla neanche se hanno fame.

COSA SI PENSA DEL CHICKEN PARMESAN

Il chicken parmesan invece nessun italiano lo mangia. Si tratta di spaghetti scotti e quasi freddi con sopra del sugo di pomodoro e il petto di pollo fritto. Fa proprio schifo ma è uno dei cavalli di battaglia della prima generazione di nostri emigranti. Ottant’anni fa gli italiani

Fettuccine Alfredo molto più conosciuta all'estero che in Italia

Fettuccine Alfredo molto più conosciuta all’estero che in Italia

vivevano tutti nello stesso quartiere dove le prime osterie avevano cuochi arrangiati ma l’esigenza di contenere i prezzi. Per questo certi piatti sopravvivono nella memoria generale come tipicamente italiani. Non è raro l’amico che ti invita a cena e prepara il chicken parmesan o gli spaghetti meatballs per mostrarsi gentile.

In genere gli italiani all’estero mangiano nostrano in casa e multietnico fuori a meno che non sappiano cucinare e quindi vadano avanti con precotti e surgelati. Io e mio marito Carlo Gardini abbiamo vissuto un’esperienza di 9 mesi a Lille durante la quale abbiamo sperimentato le più varie versioni della cucina fiamminga e del Nord della Francia ma in casa mangiavamo sempre all’italiana.

EVITARE GLI ALIMENTI CHE SI CHIAMANO CON NOMI CHE SEMBRANO ITALIANI

I problemi principali sono due: fare la spesa evitando gli italian sounding cioè gli alimenti

spaghetti e meatballs Cosa mangiano gli italiani all'estero

spaghetti e meatballs Cosa mangiano gli italiani all’estero

taroccati e non deludere gli amici invitati a cena per i quali le ricette italiane sono completamente diverse: spaghetti alla carbonara con la panna, pasta al pesto con mandorle, noci o pistacchi ma senza pecorino, pasta alla norma senza ricotta, l’insalata che va a finire nel piatto della pasta, il cappuccino richiesto all’inizio del pasto, la pizza pepperoni che è con il salame …
la cosa che sconvolge di più gli stranieri e vederci friggere con l’olio extravergine che per loro è una prelibatezza da usare con il contagocce. E’ inutile spiegare che è più salutare. Per loro, un simile fritto, è da milionari. In effetti le cose che tutti gli italiani mettono in valigia prima di tornare nei luoghi di lavoro all’estero sono il caffè e l’olio extravergine.

Un’abitudine talmente radicata che neanche le ottime capsule di caffè Illy, ormai diffuse in tutto il mondo, riescono a debellare.
C’è un piatto, tuttavia che va imparato prima di partire dall’Italia per non deludere gli amici stranieri invitati a cena: le “fettuccine Alfredo” inventate nel 1908 da Alfredo di Lelio nel suo ristorante di Roma e divenute celebri per i capi di stato e le star del cinema che le hanno gustate. Sono un piatto cult della cucina italiana che in tavola manda in visibilio gli amici stranieri.

Andiamo a guardare nei bicchieri degli italiani all’estero. I ricarichi sui vini più semplici sono impressionanti, perché le tasse si concentrano proprio su quelli, specialmente in Paesi come il Brasile o la Cina. Bere italiano a prezzi ragionevoli è dunque pressoché impossibile all’estero. Tutto sommato i ricarichi sono più accettabili sui vini premium che erano cari all’origine e mantengono il loro status. Recentemente c’è stata un’autentica ondata di Prosecco somministrato persino alla spina con grandi rabbie del Consorzio di tutela. Una cosa curiosa riguarda il vino al bicchiere che spesso viene servito riempiendo interamente la coppa del calice.