
Da Montalcino il turismo del vino va in Cina
Oltre che esportare Brunello, Montalcino esporta da anni un modello di turismo del vino che persino i cinesi vogliono imparare
La Presidente del Movimento del Turismo del Vino Daniela Mastroberardino, Donatella Cinelli Colombini ideatrice di “Cantine aperte” e il sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli hanno accolto una delegazione della città di Yanqing centro di 310.000 abitanti in grande espansione nelle vicinanze di Pechino. Si tratta di una zona dove c’è un flusso di 8 milioni di visitatori all’anno grazie a un tratto particolarmente bello della Grande Muraglia. Il nuovo business è il vino con 30 cantine e un Wine expo in programma nel luglio 2014. La presenza contemporanea di turisti e vigneti ha spinto il vice sindaco e una delegazione di amministratori a mettersi in viaggio per trovare partner capaci di trasferire know how sull’enoturistico. La proposta è quella di una “gemellaggio” fra Montalcino e Yanqing che crei, nella capitale del Brunello, una sorta di scuola di turismo del vino per tecnici cinesi. Montalcino è il luogo dove nasce l’enoturismo italiano e dove ha sede la segreteria nazionale del Movimento turismo del
vino a cui fanno capo le 1.000 cantine italiane meglio attrezzate per l’accoglienza. Niente di strano dunque che diventi anche un luogo di formazione su questo tema.