FINALMETE L’ITALIA ESPORTA SOPRATTUTTO VINO DI LUSSO

Sorpasso del vino premium italiano nell'export-Violante-Cinellicolombini-in-USA

FINALMETE L’ITALIA ESPORTA SOPRATTUTTO VINO DI LUSSO

Nel 2022 è avvenuto, nell’export italiano, lo storico sorpasso dei vini premium e super- premium (cioè oltre i 6€) su quelli “primo prezzo”. Grande risultato

 

Sorpasso del vino premium italiano nell'export-Violante-Cinellicolombini-in-USA

Sorpasso del vino premium italiano nell’export-Violante-Cinellicolombini-in-USA

Di Donatella Cinelli Colombini

Era una notizia che tutti aspettavano da tempo perché l’Italia è sempre stato un colosso nei volumi di vino prodotto, ma non certo nel business. Nel periodo fra il 2001 e il 2021 il prezzo medio del vino italiano è passato dal 1,88 Euro a bottiglia ai 2,84. Contemporaneamente i vini francesi sono passati da 2,56 Euro a 5.
I campioni di prezzo, oltre ai francesi, sono i californiani e i neozelandesi mentre i produttori italiani e spagnoli hanno preso sempre e solo spiccioli.

 

 

NEL 2022 IL SORPASSO DEI VINI PREMIUM SUI VINI PRIMO PREZZO ESPORTATI

Finalmente, nel 2022, qualcosa è cambiato. L’Osservatorio Uiv ci mostra un panorama a luci ed ombre con i vini fermi italiani che perdono il 5% del loro business mondiale, ma all’interno di questa tipologia i premium occupano il 52% mentre l’entry level il 48%. In pratica i vini fermi super-premium che escono di cantina a un prezzo superiore ai 9€ (mamma mia, i miei sono tutti più cari!) hanno quadruplicato il volume, con una crescita media annua del 13%.Non si tratta di un piccolo progresso: vent’anni fa i super premium italiani erano il 6% dell’export e oggi sono il 18% per un totale di 863 milioni di Euro. I vini primo prezzo hanno fatto esattamente l’opposto passando dal 19% al 6 nello stesso periodo. <<L’Italia del lusso vince nel mondo>> ha commentato il presidente UIV Lamberto Frescobaldi mettendo ben in evidenza il parallelismo fra griffe della moda come Armani o Ferragamo, auto come la Ferrari, yacht da milionari e ovviamente bottiglie con cartellini a molti zeri <<perché oggi è l’Italianità, più della tradizione, a vincere sui mercati>>.

 

L’ITALIA DEL LUSSO VINCE NEL MONDO

Loredana Sottile su Trebicchieri, settimanale economico del Gambero Rosso, fa un distinguo fra vini fermi e bollicine <<dove il dominio del Prosecco in fascia popular – un caso di scuola su scala globale che ha ritracciato l’approccio al consumo extra-pasto anche tra i giovani – ha lasciato poco spazio ai segmenti premium>>. Una verità che le statistiche dell’Osservatorio UIV mostrano in modo incontrovertibile anche se gli spumanti Ferrari sul podio della Formula 1 automobilistica e agli Emmy Awards hanno aperto tante porte e non solo per la celebre cantina di Trento. Secondo gli importatori della East Coast dieci anni fa le iniziative sul Franciacorta in USA non funzionavano ma quelle dello scorso anno sono andate benissimo. Per questo, anche se dentro il mare del Prosecco le altre denominazioni effervescenti scompaiono, in realtà stanno decisamente guadagnando posizioni.