I Sommelier AIS preparano la loro nuova Guida dei vini
Riunione plenaria con il Presidente Antonello Maietta e tutti i delegati regionali dell’Associazione Italiana Sommelier per la nascita della Guida dei vini
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
40.000 copie destinate a tutti i Sommelier AIS d’Italia, uscirà a novembre e verrà presentata a Vinitaly.
Nasce grande la nuova guida dei vini dei Sommelier che raccoglierà i contributi delle commissioni di assaggio di tutte le regioni. Il Presidente Maietta ha dato il via ai lavori durante una riunione plenaria nella sede di Milano in cui delegati e membri del CDA hanno effettuato insieme una degustazione bendata di un vino bianco e uno rosso. All’apparenza si tratta di un indirizzo metodologico che mira a privilegiare il giudizio sul vino rispetto all’importanza del brand e della denominazione. Ad esso si aggiunge la volontà di trasformare il radicamento regionale dell’associazione nello strumento per cogliere e valorizzare le specificità locali. Questa mi pare un’ottima idea anzi il modo per rispondere ai bisogni dei consumatori più evoluti. Un’idea che potrebbe diventare l’elemento nuovo e vincente della guida insieme all’aumento delle informazioni sul servizio.Il progetto è stato accolto con grande favore nelle sedi locali dell’AIS che vedono nella redazione della guida
l’opportunità di un nuovo protagonismo e di una maggiore professionalizzazione. In molte regioni lavorano da anni gruppi di assaggio ad alto livello come quelli che redigono la guida “ViniPlus” della Lombardia e la guida “Emilia Romagna da Bere e da Mangiare”. In Toscana c’è una scuola concorsi che sforna campioni nazionali e mondiali.
Piccola indiscrezione: sarà Leonardo Taddei a guidare il gruppo di assaggio toscano. Ovunque in Italia i presupposti di una guida AIS attendibile, esauriente e di nuova concezione ci sono.
La bellissima guida Bibenda rimarrà invece patrimonio della Fondazione Italiana Sommelier di Franco Ricci che continuerà il lavoro di valorizzazione della produzione enologica di eccellenza realizzato negli anni scorsi. C’è posto per tutti e tutti i contributi serviranno a far crescere il grande vino italiano. Buon lavoro!