
Il 2014 del vino secondo Robert Parker del Wine Advocate
Il più celebre critico del vino del mondo elenca le tendenze dei consumi 2014, con molte indicazioni prevedibili e qualche sorpresa
Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Vi suggerisco di leggere anche Intravino dove troverete dei divertentissimi commenti alle opinioni di Robert Parker. Qui mi limito a riassumere le previsioni del padre del “Wine Advocate” con una sola nota introduttiva: è evidente la stanchezza di Parker per tutto quello che è super esclusivo, troppo caro, di dubbia correttezza … insomma il guru del vino USA pone molta più attenzione alla semplicità e al prezzo.
- Successo di Prosecco italiano e Cava spagnolo rosicchieranno una parte del mercato dello Champagne
- I chioschi del cibo da strada messicano, asiatico e fusion venderanno anche vino
- Avranno molto successo i locali tipo trattoria dove servono cose buone ma convenienti e consentono ai clienti di portare il vino da casa
- I vini 2012 dell’Est e della costa Atlantica domineranno i mercati grazie all’ottima qualità di questo millesimo
- I wine blogger continueranno ad avere difficoltà a rendere remunerativo il loro lavoro
- I governi renderanno obbligatoria l’indicazione delle calorie e dei componenti del vino in etichetta
- Coravin, il sistema di estrazione del vino dalle bottiglie tappate, rivoluzionerà il consumo delle bottiglie di altissimo prezzo
- La repressione frodi smetterà di tenere gli occhi chiusi e farà controlli nelle case d’aste
- Basta con gli snob del vino, il nettare di Bacco sarà ancora meno elitario e più alla portata di tutti
- Gli amanti del Pinot Noir si entusiasmeranno per quelli del 2012 prodotti in California e nell’Oregon
- La Spagna, l’Italia del Sud e la Francia domineranno nel mercato dei vini di alta qualità sotto i 20$
- L’Argentina continuerà ad eccellere con il Malbec e i bianchi di uve Torrontes
- I vini che vengono chiamati “autentici” o “naturali” verranno finalmente considerati una truffa
- I produttori californiani trarranno profitto da due buone annate per quantità e qualità
- Crescerà la resistenza del mercato nei confronti di vini costosi di annate mediocri come i 2011, 2012 e 2013 in Europa