
Il venerdì non è sempre vigilia
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Venerdì 6 agosto Donantella Cinelli Colombini ha firmato il suo contratto di esportazione in Cina e ha parlato nella Rocca dei Papi di Montafiascone
Cina, il mercato del futuro, gioia e mestizia per il produttori italiani, dove attualmente solo cinque bottiglie su 100 provengono dal Bel Paese. Hong Kong, che è la porta principale del mercato cinese, vede le esportazioni di vino francesi al 31% con un’addizionale costituita dalle riesportazioni britanniche (33% del totale) dove i cugini d’Oltralpe fanno la parte del leone.
Entrare in Cina è dunque il sogno di ogni cantina italiana e finalmente Donatella Cinelli Colombini ha trovato il canale per esportare.
L’accordo è con il giovane manager veneto Stefano Calzavara che ha creato il portafoglio dei vini per la cinese Fortune Spirit Industry. Una nuova società che si prefigge di diventare protagonista del mercato asiatico del vino ed ha come fiore all’occhiello una cantina a Zhuahai nell’entroterra di Macao, la terza zona della Cina per la ricchezza pro capite. Si tratta di una cantina molto particolare in cui ci sono 14 (diventeranno 54 il prossimo anno) celle per le bottiglie dei miliardari cinesi. Una sorta di banca del vino da esibire agli amici come simbolo di ricchezza e di stile di vita raffinato. Una esclusività per vip, persone che tuttavia sono in continua crescita, visto che in Cina i miliardari aumentano di un milione all’anno. Per questo anche le esportazioni di Brunello della cantina Casato Prime Donne si prevedono consistenti.
Lo stesso giorno Donatella è andata a Montefiascone dove è in corso la 53° edizione della Fiera del vino (31 luglio – 15 agosto) con le cantine dell’ Est, Est, Est che propongono degustazioni e acquisti in ambienti suggestivi, quasi delle cantinette, ricavati nei sotterranei del centro storico. Il convegno sul marketing del territorio è avvenuto nella Rocca dei Papi, un suggestivo castello in pietra grigia nel punto più alto del Lazio settentrionale.