
LA CRISI DEL BIOLOGICO IN FRANCIA
ALTI COSTI E CRISI COMMERCIALE FANNO CROLLARE LE ADESIONI AL BIOLOGICO IN FRANCIA MENTRE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE HVE VOLA E CONFONDE I CONSUMATORI

vino biologico in Francia crisi di adesioni a causa della concorrenza con la certificazione HVE
Di Donatella Cinelli Colombini
I numeri parlano da soli: secondo l’agenzia biologica francese, Agence Bio (AB), 448 coltivatori hanno interrotto la certificazione biologica nel 2022, mentre 188 si erano fermati nel 2020.
Il numero delle aziende con vigneto che hanno iniziato la conversione per ottenere la fogliolina BIO è precipitato da 1510 nel 2021 a 222 lo scorso anno.
Verrebbe da dire <<che disastro!>>.
IL TRACOLLO DELLA CERTIFICAZIONE BIOLOGICA IN FRANCIA
Ovviamente su un simile tracollo pesano i maggiori costi nella coltivazione della vigna e della conduzione della cantina, le difficoltà commerciali innescate dall’inflazione ma anche le guerre intestine. Esiste infatti una certificazione Haute Valeur Environmentale, (HVE) ad alto valore ambientale che comporta meno costi e permette al vino di arrivare a prezzi più bassi nel mercato.
Ecco che il consumatore si confonde con il risultato che le vendite di vino biologico stanno diminuendo nei supermercati e negli ipermercati dove vengono sostituite da bottiglie HVE più economiche. Altro effetto, di questa concorrenza fra certificazioni, è la chiusura di negozi di alimentari e enoteche specializzate nel biologico che sono il principale canale di vendita dei vini BIO. Anche nella vendita diretta ai consumatori le cose vanno male. Questo canale, soprattutto online, vendeva 3 bottiglie su 10 di vino biologico ma ora è aggredito dalle bottiglie certificate HVE.Dopo l’impennata delle vendite di vini biologici del 2021 che avevano raggiunto 1,26 miliardi di Euro, il 2022 ha visto un calo del 8,9% in volume e del 6,9% in valore.
LA CERTIFICAZIONE HVE SEMBRA DI ALTO VALORE AMBIENTALE MA IN REALTA’ NON LO E’
La battaglia appare molto dura con le organizzazioni Bio che accusano quelle dell’HVE di greenwashing. In effetti l’HVE era stata creata dal governo francese ne 2012 come fase intermedia verso il biologico ma poi si è trasformata una condizione permanente che chiede minimi sforzi alle aziende e appare uguale agli occhi dei consumatori mentre crea solo modesti benefici ambientali. Per questo, nel gennaio scorso, la Fnab e altre organizzazioni del BIO tra cui ONG Generation Futures, hanno lanciato un attacco legale senza precedenti contro HVE presso il Conseil d’Etat cioè l’Alta Corte francese. Accusano HVE e lo Stato francese di ingannare i consumatori facendo loro credere ingannevolmente che la certificazione soddisfa alti standard ambientali.
Insomma il Governo di Emanuel Macron è nella bufera anche su questo fronte. Quelli che lo accusano finiranno per doversi mettere in fila perché cominciano ad essere davvero tanti!