La prima impressione dei turisti in cantina 2
Le infrastrutture esterne della cantina turistica sono importantissime: parcheggi, zone attrezzate per sostare all’aperto e cartellonistica interna
Di Donatella Cinelli Colombini
Istruzioni pratiche per come realizzare le infrastrutture esterne più necessarie ai turisti in cantina
PARCHEGGI
Le cantine turistiche hanno bisogno di parcheggi di dimensioni sufficienti alla loro massima capacità ricettiva. Parcheggi abbastanza vicini al punto vendita ma da non risultare dissuasivi allo shopping. Bisogna sempre ricordare che le bottiglie di vino sono molto pesanti, e avvicinare le auto al punto vendita è indispensabile per garantire le vendite. Questo vale anche per i bus da 12 metri che devono sostare e girare agevolmente così come i camper che sempre più spesso chiedono di passare la notte in prossimità delle cantine. Una sosta quest’ultima, che in molte regioni rientra fra le attività dell’agricampeggio per il quale servono specifiche autorizzazioni. La novità sono le colonnine di erogazione di energia per auto elettriche, elemento che, se
presente, evidenzia una particolare attenzione della cantina verso l’ambiente. Le colonnine sono pubblicizzate on line per cui costituiscono un motivo di maggiore visibilità e persino un attrattore rispetto a quel segmento di clientela giovane, ricco e etico che, per primo ha scelto le auto elettriche.
ZONE ATTREZZATE ALL’APERTO PER PASTI E PANORAMI
Creare degli spazi illuminati e attrezzati con sedie e tavoli all’esterno delle cantine è molto gradito da parte dei turisti del vino, specialmente da quelli provenienti da Paesi freddi, dove consumare pasti all’aperto è difficile soprattutto di notte. L’Italia attrae proprio per questa capacità di unire enogastronomia di eccellenza, gustata nel luogo di produzione, con un clima favorevole e il contatto con scenari naturali e storici di grande suggestione. Anzi è proprio il paesaggio la maggiore attrazione, perché più capace di
rigenerare lo stressato turista moderno. Per questo la sosta in luoghi silenziosi, davanti a bellissimi scenari naturali è stata battezzata “terapia del paesaggio” . Chi ha dei punti panoramici, quelli che un tempo venivano chiamati “belvedere” ha tutto l’interesse di segnalarli e attrezzarli con sedili.
CARTELLONISTICA INTERNA
Un elemento importante all’esterno delle cantine turistiche sono i cartelli. Due quelli principali: il nome dell’azienda e le segnalazioni dell’ingresso della cantina con orario e servizi offerti. Anche se il problema è meno grave che in passato, quando i turisti vagavano disperati alla ricerca dell’accesso perché quasi ovunque mancava la scritta “Cantina-Winery”, tuttavia ancora adesso, in certi casi, è difficile capire come entrare. Tuttavia è opportuno segnalare anche le altre offerte presenti: camere e appartamenti, ristorante, scuola di cucina, piscine e vinoterapia, trekking nei vigneti …. In modo che il visitatore abbia un’idea completa di ciò che viene offerto e magari decida anche di dormire, mangiare e fare un corso con lo chef. Nel progettare la cartellonistica interna bisogna ricordare che scritte e frecce sono tutt’altro che estetiche e, in un ambiente rurale, bisogna limitarne l’impatto visivo posizionandole in basso e usando materiali naturali come legno o pietra locale.