
Le più grandi cantine italiane 2018
Le più grandi cantine italiane per fatturato, crescita, export, superficie dei vigneti, profitti … secondo la classifica della super esperta Anna Di Martino

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Di Donatella Cinelli Colombini
Anna Di Martino, super esperta di vino e economia, ci regala anche quest’anno l’analisi delle grandi cantine italiane. E’ pubblicata dal Corriere della Sera ma nel sito di Anna viene illustrata più nel dettaglio.
Le cantine con business sopra i 100 milioni di Euro fanno da sole un terzo dell’intero giro d’affari del vino italiano (10,6 miliardi). Sono solo 21 ma da sole fatturano 3.745 milioni. Rispetto al 2017 entrano in questo club esclusivo le Aziende Lunelli -Cantine Ferrari e Vi.Vo. del Prosecco mentre Contri Spumanti e Villa Sandi di Polegato stanno per arrivare a conferma del momento felice delle bollicine italiane.
Se allarghiamo lo sguardo all’intera compagine di 105 cantine analizzate da Anna Di Martino notiamo che, tutte insieme, producono 2 miliardi di bottiglie e raggiungono 6,5 miliardi di fatturato, cioè il 56% dell’intero giro d’affari del vino italiano. Rispetto al 2017 hanno accresciuto del 2% il loro peso a riprova di un processo di concentrazione che, sebbene inferiore a quello degli altri Paesi, tuttavia è in atto anche in Italia.

Tenuta-San-Guido-centina-più-profittevole-fra-le-grandi-cantine-italiane
Essere grandi aiuta, infatti mentre l’intero comparto del vino cresceva, nel 2018, del 2,3% le grandi cantine mettevano a segno un +6,29% del loro business.
LECANTINE PIU’ GRANDI PER FATTURATO
Cantine Riunite e GIV Gruppo Italiano Vini 615milioni di Euro
Caviro 338milioni di Euro
Fratelli Martini 220milioni di Euro
Marchesi Antinori 213milioni di Euro
CANTINE CON PIU’ INCREMENTO, PIU’ EXPORT O PIU’ PROFITTI

Antinori-cantina-Bargino-bariccaia
Se andiamo a vedere chi ha fatto il maggior incremento di fatturato troviamo le Cantine di Rauscedo con un +48% che lascia sbalorditi.
Adria Vini è l’azienda che esporta di più e manda oltre confine il 98% del suo business , ma è il Gruppo Vi.Vo. Cantine quello che ha accresciuto di più il suo export con un + 35,4% in un solo anno.
Il più grande vignaiolo italiano è il Marchese Piero Antinori con 2.814 ettari di vigna a cui si aggiungono quelli in affitto, seguito da Zonin 1821. Se invece andiamo a contare le bottiglie vince Enoitalia con 97 milioni seguita dalla Casa Vinicola Botter Carlo.
La classifica dove ogni cantina vorrebbe essere è quella della redditività, dove spicca la Tenuta San Guido del Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta dove nasce il mitico Sassicaia che quest’anno ha letteralmente sbaragliato la concorrenza francese nelle aste e nelle classifiche di eccellenza. I risultati economici sono pari al prestigio raggiunto: 56% di redditività. I Marchesi Antinori seguono a ruota ed è proprio su questa lista di cantine che si appunta la mia attenzione perché ritengo siano queste le aziende da imitare. Le cantine che hanno saputo coniugare dimensione produttiva e eccellenza qualitativa.
CANTINE PIU’ PROFITTEVOLI: SONO GRANDI, PRESTIGIOSE E CON VIGNA
Desidero far notare che tutte le imprese campioni di redditività, salvo una, hanno vigneto: circostanza che sembra confermare la recente indagine di Luca Castagnetti, capo del Centro Studi Management DiVino presentata a Cortina nel corso di VinoVip. Secondo l’analisi di Castagnetti la vigna, nel lungo periodo, non è un elemento di criticità economica per le aziende del vino, bensì un aspetto integrante del loro successo perché permette di innalzare l’immagine e la qualità dei vini.
%EBITDA Fatturato in milioni ettari vitati
Tenuta San Guido 56% 36 103
Marchesi Antinori 43% 213 3.074
Cantine Pellegrino 39% 20 –
Cusumano 37% 18 525
Gruppo Santa Margherita 29% 177 669
Donnafugata 27% 18 405
Castellani 24% 50 230
Famiglia Cotarella 23% 14 199
Guido Berlucchi 22% 41 521
Azienda Planeta 22% 15 172
Mi fermo qui, sperando di aver sollecitato la vostra curiosità e di avervi spinto a visitare il sito di Anna Di Martino