Museo di Trequanda ceramiche dal IX secolo all’età romana
Trequanda è una delle città toscane della ceramica e ha ora un nuovo museo archeologico con opere d’arte e oggetti d’uso in ceramica di oltre duemila anni fa
Vasi greci e coppe con scene mitologiche a figure rosse, contenitori per oli aromatici e cosmetici, versatori da vino … Il nuovo
Museo di Trequanda – il paese dove si trova la Fattoria del Colle – contiene reperti ceramici capaci di insegnare molto sull’arte e lo stile di vita dei nostri antenati anche grazie ai pannelli didattici in italiano e inglese che intercalano le vetrine.
E’ la collazione Giancarlo Pallavicini acquisita alcuni anni fa dal Comune di Trequanda grazie al contributo della Fondazione MPS e ora esposta in due sale scavate nel perimetro esterno delle mura del castello Cacciaconti.
Come ogni raccolta privata anche questa contiene opere di provenienza diversa, soprattutto dal Sud d’Italia e segue i filoni che maggiormente interessavano al collezionista. In questo caso abbondano gli oggetti d’uso artisticamente decorati e collegabili all’olio e al vino. Oli aromatizzati per cospargere il corpo dei defunti, oli misti a essenze per la cosmesi o l’igiene personale. Le terrecotte da olio sono un soggetto caro a Treqaunada perché si ricollegano alle produzioni di orci e ziri per olio della frazione di Petroio.
Tale attività ha origini antiche ma crebbe soprattutto dopo il Settecento in concomitanza con la diffusione della coltivazione dell’olivo. Oggi continua in una decina di piccole industrie artigiane ed ha un museo a lei dedicato proprio a Petroio.
Purtroppo la festa di inaugurazione della collezione Pallavicini è stata rovinata dalla bomba che a Brindisi ha ucciso
la studentessa sedicenne Melissa. Il lutto ha imposto una cerimonia austera conclusa con un minuto di silenzio e preghiera.
visto per voi da Donatella Cinelli Colombini