PROSECCO RE DEL VINO ON LINE
Wine lovers on line: gli italiani meno attivi di francesi, statunitensi e canadesi. Nel web il vino più cercato al mondo è il Prosecco
Di Donatella Cinelli Colombini
Il turismo del vino è anche virtuale ma gli appassionati italiani hanno troppi distretti enologici nei dintorni per preferire la ricerca on line ed ecco che i wine lover di Francia, USA e Canada risultano molto più attivi nel web. L’analisi “Il Vino nei Paesi del G7”, eseguita dalla società di marketing ByTek, riguarda le ricerche online tra il 2015 e il 2018. Insieme ad alcune conferme fornisce anche qualche sorpresa.
PROSECCO, PINOT GRIGIO, CABERNET SAUVIGNON, RIBOLLA GIALLA I PIU’ CERCATI
Nei Paesi del G7 USA, Giappone, Germania, Canada, Francia, Italia e Gran Bretagna il vino italiano suscita un crescete interesse fra gli utenti internet. Il vino più cercato è il Prosecco escluso in Giappone dove l’interesse si concentra sullo Chardonnay.
Nella classifica mondiale delle denominazioni che riscuotono maggior interesse, dopo le celebri bollicine venete, troviamo Pinot grigio, Cabernet Sauvignon, Ribolla Gialla e Lambrusco.
Tuttavia ci sono differenze di interessi e comportamenti a seconda delle nazionalità. I tedeschi chiedono soprattutto come si fa il vino, gli eventi e gli accessori. In Giappone vengono cercati i corsi da Sommelier e le regioni di produzione.
Il mese più adatto per una campagna di marketing web sul vino in UK e Canada è dicembre.
Gli italiani cercano il nome del vino, oppure le classifiche, i produttori e le tipologie. Ecco che dopo la parola Prosecco, che è la più cercata anche da noi, spesso associata ai nomi delle cantine Drusian, Soligo e Mionetto. Se invece viene digitato Chardonnay le cantine sono Banfi e Ca’ del Bosco e nel caso di Ribolla Gialla i produttori più cercati sono Bastianich e Felluga.
VINO E TURISMO TANTE NOVITA’: FACEBOOK, AMAZON E NON SOLO
Mentre tutti si chiedono cosa succederà al vino on line dopo le recenti restrizioni di Facebook -Instagram e WhatsApp sui contenuti collegati alle vendite di alcolici e tabacco grandi novità sono all’orizzonte sul fronte turistico comparto dove i winery tour e i wine and food tour sono presenti in forze. Va ricordato che il turismo è uno dei prodotti virtuali per eccellenza e infatti le prenotazioni on line, solo in Europa, hanno raggiunto l’astronomica cifra di 320 miliardi di Euro. Se attualmente i principali player sono Expedia e Booking c’è un nuovo protagonista che sembra voler entrare in gioco: Amazon. Il colosso delle vendite on line ha una capitalizzazione di mercato di oltre 800 miliardi di Dollari e non dovrebbe avere difficoltà ad acquisire Airbnb che presumibilmente sarà valutato 38 miliardi. Amazon ha fatto già delle operazioni sul fronte turistico (Amazon Local, Amazon Restaurants e Amazon Destinations) nel 2015 senza ottenere i risultati sperati ma ora potrebbe voler rilanciare per prendersi i 150 milioni di utenti di Airbnb. Un portafoglio ghiotto a cui si aggiunge Hotel Tonight, con il risultato di avere in mano una mole di dati e di offerte capaci di condizionare l’intero mercato turistico mondiale.
A questa notizia di per sé preoccupante che, mi auguro, faccia rizzare le orecchie anche all’autorità anti trust, se ne aggiunge un’altra riguardante l’enorme investimento, ancora di Amazon Alexa, sull’intelligenza artificiale. La tecnologia 5G potrebbe rivoluzionare il sistema commerciale e la domanda di ospitalità se è vero che gli utenti in futuro guarderanno meno al loro smartphone e parleranno di più con il proprio assistente vocale che Amazon ha intenzione di mettere a loro disposizione.