
Quanto vale il paesaggio dell’olio?
A Montalcino le Città dell’Olio parlano di paesaggio e propongono di iscrivere gli oliveti storici nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco
Sabato 14 luglio le Città dell’Olio celebrano a Montalcino la loro assemblea nazionale. Prima del convegno e dell’assemblea un video racconta “Girolio” con gli eventi 2011 dedicati all’extravergine in tutte le regioni d’Italia. Una delle tappe è a Trequanda il paese della Fattoria del Colle.
Poi iniziano le relazioni sul paesaggio dell’olio e il Presidente Enrico Lupi presenta il Professor Mauro Agnoletti coordinatore del gruppo che, per il Ministero delle Politiche Agricole, studia il paesaggio storico. Sono vigneti, oliveti e in terza battuta seminativi le culture che caratterizzanti del paesaggio agricolo antico e di grande pregio.
In particolare le culture terrazzate costituiscono un elemento di rilevante valore culturale e ambientale. L’abbandono di queste superfici agricole, causato dal costo delle coltivazioni, dalla difficile meccanizzazione e in generale dall’urbanizzazione, innesca rischi di dissesto idrogeologico (alluvioni, frane) con conseguenze forse più costose della loro conservazione. La salvaguardia dei terrazzamenti è dunque il primo argomento in agenda e la certificazione viene subito dopo in una logica di difesa paesaggistica e ambientale da sostenere con finanziamenti pubblici.
Montalcino-assemblea Città-dell'olio-Oliviero-Toscani
Al Professor Agnoletti e al Dottor Angelo Lumelli fa seguito la voce della politica: l’assessore regionale Gianni Salvadori e l’Onorevole Susanna Cenni che mettono l’accento sul valore economico del paesaggio agricolo come plusvalenza dei prodotti agroalimentari d’eccellenza e come attrattore turistico. Da tutti l’auspicio che la spending review, che ha asciugato le casse degli enti pubblici, non arresti i processi di studio e salvaguardia degli oliveti.
La produzione dell’olio extravergine è infatti minacciata dalla crisi dei consumi e dal calo dei prezzi all’origine a cui si aggiungono << la soppressione di servizi di trasporto, uffici postali, scuole … nei piccoli paesi>> come ha ribadito l’Onorevole Cenni lasciando intendere che rimanere a vivere in campagna e salvare dall’abbandono gli oliveti, soprattutto quelli terrazzati, sia veramente e solo un atto di amore.
Un amore per la terra toscana e italiana che speriamo non ci abbandoni mai.
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini