Storie e personaggi della Doc Orcia

Orcia-Pienza Gioco del cacio al fuso

Storie e personaggi della Doc Orcia

Orcia una denominazione giovane in un territorio antico pieno di leggende e di personaggi storici. Ve la racconto e vi invito a venire nelle terre dove nasce

 

Orcia-il.vino-più-bello-del-mondo-San Quirico d'Orcia Collegiata

Orcia – Il vino più bello del mondo – San Quirico d’Orcia – Collegiata

di Donatella Cinelli Colombini

Molti studiosi considerano Siena “figlia della strada”, cioè della Via Francigena che, dopo il VII secolo, spostò il passaggio di pellegrini, eserciti, mercanti e regnanti …. dalla via consolare Cassia ad un percorso più collinare che passava appunto da Siena e proseguiva per Buonconvento, Torrenieri, San Quirico, Castiglion d’Orcia, Abbadia San Salvatore …. Le terre dalla Doc Orcia.

 

LA VIA FRANCIGENA CIRCONDATA DALLE TERRE DELLA DOC ORCIA

Le ragioni dello spostamento sono nella guerra fra Bizantini e Longobardi che impediva l’utilizzo del percorso Bologna-Firenze imponendo di valicare l’Appennino più a Nord, ma anche nell’impaludamento della Valdichiana che rendeva impercorribile la strada romana che da Arezzo andava verso Roma.

Orcia-San-Quirico-Festa-del-Barbarossa

Orcia – San Quirico – Festa del Barbarossa

Un cambiamento di percorso che fece la fortuna dei territori collinari. Le cittadine lungo il tragitto si riempirono di torri, chiese, ospedali, castelli, artigiani e opere d’arte diventando degli autentici gioielli.
E’ proprio lungo questo tracciato che avviene la produzione della DOC Orcia, il vino più bello del mondo, perché nato in un paesaggio intatto e straordinariamente armonico, costellato di piccole città d’arte.
Cittadine come San Quirico raccontano nei muri questo passato glorioso e basta osservare con attenzione per vedere gli archi a ogiva delle case torri, le corti interne dove sostavano le merci dei mercanti, l’ospedale per il ricovero dei pellegrini e una ricchezza artistica che sbalordisce.

 

Pienza-degustazione-Orcia

Pienza – degustazione Orcia

1000 ANNI DI STORIA E DI PERSONAGGI. I REGNANTI: FEDERICO BARBAROSSA, ARRIGO VII, ENRICO DI NASSAU, LORENZO IL MAGNIFICO

Oltre alle tracce architettoniche del passato ci sono quelle storiche con personaggi e leggende.
Nel 990 passa dalla via Francigena il Vescovo Sigerico di ritorno da Roma e diretto a Canterbury. Nel 1155 arriva Federico Barbarossa a cui viene dedicata una festa, con costumi storici e sbandieratori, nel giugno di ogni anno. Nel 1313 il suo successore, come imperatore del Sacro Romano Impero, Arrigo VII muore a Buonconvento secondo la leggenda avvelenato con l’ostia consacrata, episodio da cui deriva il detto popolare “buon convento e cattivi frati”. Nel 1451 muore su questo percorso Enrico di Nassau, capostipite della famiglia regnante d’Olanda che tiene una candela sempre accesa sulla sua tomba nel pavimento della Collegiata di San Quirico.

 

PELLEGRINI, PAPI E SANTI NELLE TERRE DELL’ORCIA: SIGERICO, SANTA CATERINA, PIO II, ALESSANDRO VII

Ma il transito verso Roma non era l’unico motivo per venire in questa zona. C’erano le terme che, nel medioevo erano autentici luoghi di vita sociale. Oggi, nel territorio della Doc Orcia, ci sono Chianciano, San Casciano dei Bagni, Bagni San Filippo, ma anticamente il luogo più rinomato era Bagno Vignoni. Un borgo che si è miracolosamente conservato intatto fino ad oggi ed è l’unico centro termale europeo ancora esistente. Vi fecero il bagno Lorenzo il Magnifico e Santa Caterina (1347-1380) che i genitori cercavano di dissuadere dalla volontà di farsi suora << Monna Lapa volle menar la figliuola acciocchè nelle feste e solazzi del corpo e nelle vagationi e distrazioni di mente, s’intepidisse dal concetto fervore>>.

Orcia-erbe-spontanee-per-la-zuppa-di-pane

Orcia – erbe spontanee per la zuppa di pane

Il tentativo fallì, ma Caterina imparò miracolosamente a scrivere.
Altri personaggi storici del territorio della Doc Orcia sono Pio II il Papa mecenate che creò Pienza alla metà del Quattrocento facendo del borgo natio il primo insediamento sorto con “piano regolatore” e il papa Alessandro VII (1655-67) per ospitare il quale i suoi parenti, ricchissimi e coltissimi banchieri Chigi edificarono lo spettacolare palazzo nel centro di San Quirico dove però il Santo Padre non venne mai.
Ultimo ma forse più intrigante Ghino di Tacco (1290-1313), il brigante gentiluomo che dal castello di Radicofani assaltava quanti passavano sulla via Francigena.

 

IL BRIGANTE GENTILUOMO DELLA DOC ORCIA: GHINO DI TACCO

Ebbe l’onore di una novella del Decamerone di Boccacio: «Ghino di Tacco piglia l’abate di Clignì e medicalo del male dello stomaco e poi il lascia quale, tornato in corte di Roma, lui riconcilia con Bonifazio papa e fallo friere dello Spedale» e di una citazione nel Purgatorio di Dante:

«Quiv’era l’Aretin che da le braccia

fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte»
(Dante, Purgatorio VI, vv. 13-14)