
TRICIA CONOVER E LE DOMANDE DEI WINE LOVERS
WINE WANDERINGS DI TRICIA CONOVER CI MOSTRA QUALI SONO LE DOMANDE DEI WINE LOVERS SULLE RICERCE ONLINE, COSA CHIEDERE IN CANTINA E AL RISTORANTE

TRICIA CONOVER
di Donatella Cinelli Colombini #wine destination
Tricia Conover autrice di winewandering scrittrice di vino ed enoturismo, diplomata WSET con il 4° livello ha scritto un articolo bellissimo che vi invito a leggere in originale e che qui riassumo e commento. Penso possa interessare ai wine lovers. Tricia risponde alle 4 cose che le chiedono più spesso:
· Quali sono le domande sul vino più frequenti su Google?
· Cosa dovresti chiedere quando partecipi a una degustazione di vini in una cantina?
· Quali domande dovresti porre a un sommelier o a un wine director in un ristorante?
· Quali sono le domande che personalmente ricevo più spesso quando parlo o scrivo?
QUALI SONO LE RICERCHE SUL VINO PIU’ FREQUANTI IN GOOGLE
• Le regioni del vino più cercate su Google: Champagne, Bordeaux, Borgogna, Napa Valley.
• Le riviste di vino più cercate su Google: Food & Wine, Wine Enthusiast, Wine Spectator, Wine Advocate, Decanter
• Il critico enologico più influente: Jancis Robinson, MW
• Nume del professionista addetto al servizio del vino: Sommelier
• Come si chiama la paura del vino: oenofobia.
• Quale vino servire con il salmone: Champagne Blanc de Blancs (direi Brut)
• Quanto vino contiene un bicchiere? Dipende dal bicchiere in genere la dose è di 10-15 cl cioè meno di 5 once USA
• Il vino può far ubriacare? Si la dose consigliata è di 15 cl per ogni pasto cioè un totale giornaliero di mezza bottiglia
DOMANDE DA PORRE DURANTE UNA DEGUSTAZIONE IN CANTINA
• La storia dell’azienda
• Le uve coltivate nei vigneti e il modo di coltivare i vigneti (BIO, biodinamico o cosa)
• Come vengono vinificati e maturati i vini
• Quali uve ci sono nei singoli vini e come abbinarli
Condivido questo approccio di Tricia Conover. Si tratta delle domande che permettono un primo orientamento sulla cantina che si sta visitando e che aprono la porta agli approfondimenti. Aggiungo che sono le informazioni che ogni addetto alla wine hospitality dovrebbe dare per prime ai visitatori. Invece di dilungarsi in dettagliate spiegazioni di specifici particolari bisognerebbe iniziare da questo quadro generale e poi vedere cosa interessa di più ai turisti del vino.
Generalmente i visitatori con meno interesse per il vino prediligono notizie sulla storia e la famiglia dei produttori mentre i veri wine lover sono curiosi di quello che sta avvenendo di nuovo e delle sperimentazioni chiedendo anche dettagli più tecnici. Alle donne interessano molto gli abbinamenti con il cibo specialmente se audaci e capaci di stupire i loro amici.
LE GIUSTE DOMANDE DA RIVOLGERE AL SOMMELIER DEL RISTORANTE
• Un consiglio sul vino più adatto per la cena che stai facendo
• Assaggiare il vino proposto al bicchiere prima di ordinarlo
• Un Borgogna con un prezzo abbordabile
• Un Bordeaux con un buon rapporto qualità prezzo
• Basta Chardonnay quale altro vino bere con la stessa struttura?
Per gli appassionati che normalmente bevono Pinot Noir dell’Oregon, uvaggio bordolese californiano o Chardonnay la voglia di cambiare porta indubbiamente a domande come quelle citate da Tricia Conover ma in Italia le ultime domande potrebbero essere diverse:
Qual è un rosso importante ma meno conosciuto? Cerasuolo di Vittoria, o il Nero di Troia …. ad esempio
Qual è un grande bianco da scoprire? Il Derthona Timorasso o un Verdicchio invecchiato ….per esempio
COME SI DIVENTA SCRITTORI O GIORNALISTI DEL VINO?
Tricia Conover ha palato di se e del Presidente americano Thomas Jefferson raccontando come lui è diventato un cultore del vino ma si è accorta che alla fine, le cose che interessavano erano più pratiche in relazione alla creazione di un blog.
In base alla mia esperienza e le persone che ho incontrato in quarant’anni di frequentazioni dei “salotti buoni” dell’enologia, credo esistano diverse tipologie di giornalisti specializzati in vino ma penso di poterle riassumere in tre gruppi: ci sono i giornalisti con formazione da assaggiatori che sono molto bravi nella descrizione e nella valutazione qualitativa del vino. Ci sono quelli che provengono dal mercato del vino e sono molto attenti alle tendenze dei consumatori, alle location e all’abbinamento cibo-vino. Infine ci sono i giornalisti con buona base culturale e esperienza giornalistica di altro tipo che scrivono di vino con un taglio più alto come Luigi Veronelli, se vogliamo citare un nome al di sopra delle parti. Si tratta di tre professionisti capaci di arrivare ad altissimi livelli in modo diverso e ognuno ha alle spalle un percorso professionale specifico.