Turismo enogastronomico: fattorie più attraenti delle cantine

Rapporto turismo enogastronomico 01

Turismo enogastronomico: fattorie più attraenti delle cantine

La crescita del turismo goloso in Italia è spettacolare  +45% nel 2018. Ecco cosa emerge dal secondo rapporto sul turismo enogastronomico

Rapporto turismo enogastronomico 01

Rapporto turismo enogastronomico 01

Di Donatella Cinelli Colombini

I numeri sono da paura, l’enogastronomia è ormai una calamita turistica potentissima e capace di influenzare la scelta della destinazione del viaggio. Gli italiani mossi che partono a caccia di sapori prelibati crescono del 21% nel 2016 rispetto all’anno precedente, del 30% nel 2017 e ancora del 45% lo scorso anno.
E’ la gola a muovere i flussi, questo è ormai dato di fatto. Se la zona alpina offre anche ottimi ristoranti e artigiani di specialità gastronomiche venderà molte più settimane bianche rispetto al centro sciistico accanto dove si mangia male. Il 98% di chi viaggia per la vacanza al mare, -mosso da interessi culturali o per business- fa almeno un’esperienza gastronomica. Ormai è quasi un must.
Qui riassumo i dati pubblicati nel 2° Rapporto sul turismo enogastronomico italiano di Roberta Garibaldi, da cui ho tratto le percentuali indicate sopra. Leggete e rimarrete sbalorditi.

IDENTIKIT DEL TURISTA ENOGASTRONOMICO ITALIANO

Rapporto turismo enogastronomico 01

Rapporto turismo enogastronomico

E’ un uomo sposato o convivente, vive nel Sud Italia (i meno interessati al turismo goloso sono quelli del Nord Est con il 39%). Prevalgono i giovani nati dopo il 1965 ma sono i Millennials che crescono maggiormente, soprattutto se la destinazione enogastronomica offre anche bei paesaggi e contatto con la popolazione residente. Questo tipo di offerta ha un tale successo che adesso ha anche un nome: “paesaggio gastronomico”, per indicare la somma di specialità tipiche da gustare, ambiente, persone e tradizioni

QUALI SONO LE ESPERIENZE ENOGASTRONOMICHE PIU’ APPREZZATE

Praticamente tutti gli italiani (98%) hanno partecipato a almeno un’esperienza enogastronomica negli ultimi 3 anni. Le più gettonate sono l’assaggio dei prodotti tipici, il mercato, i pasti o le consumazioni in ristoranti o caffè storici. Cresce moltissimo la visita dei luoghi di produzione, ma a sorpresa la vista delle aziende agricole (62%) supera la voglia di  entrare nelle cantine (56%).
Nonostante la crescita velocissima del segmento enogastronomico c’è ancora un 22% di persone che “vorrei ma non posso”, cioè di turisti che ancora aspettano di realizzare l’esperienza enogastronomica dei loro sogni: visitare una fabbrica di cioccolato (54% di gap fra desiderio e fruizione), un pastificio, fare un viaggio di più giorni alla ricerca dei piaceri del palato.
Un elemento che spicca sugli altri è il fascino esercitato dalle antiche tradizioni, infatti i maggiori incrementi di interesse si registrano nei ristoranti e caffè storici, l’assaggio di piatti tipici nella loro zona d’origine.

Rapporto turismo enogastronomico 01

Rapporto turismo enogastronomico

DESTINAZIONE DEI VIAGGI ENOGASTRONOMICI

La meta del 92% dei viaggiatori del gusto italiani è stata nel Belpaese soprattutto in Sicilia, Toscana e Emilia Romagna. Gli stranieri hanno scelto Sicilia, Toscana e Puglia.
Napoli, Roma e Firenze le città destinazione preferite dagli italiani  golosi dentro i confini nazionali, mentre per l’estero si scelgono Parigi, Barcellona e Madrid.
C’è una forte richiesta di un museo dedicato al cibo italiano. E non è affatto una cattiva idea.

I VIAGGI ENOGASTRONOMICI DEI TOUR OPERATOR

Fra gli operatori partecipanti alle principali fiere italiane di settore – Good Italy 2017 Workshop e BITEG 2017- il 62% aveva in catalogo tour o pacchetti incentrati sull’enogastronomia italiana. Una proposta molto presente nei cataloghi tedeschi e statunitensi. Destinazioni preferite Toscana e Piemonte.

COSA OFFRE L’ITALIA

Ecco la spettacolare lista riassuntiva proposta da Roberta Garibaldi << 825 prodotti agroalimentari e vitivinicoli ad Indicazione Geografica, 5.056 Prodotti Agroalimentari Tradizionali, 4 beni enogastronomici inseriti nella lista del patrimonio tangibile e intangibile dell’UNESCO, 2 città creative UNESCO dell’enogastronomia, 334.743 imprese di ristorazione, 875 ristoranti di eccellenza, 23.406 agriturismi che offrono servizi di alloggio, ristorazione e altre proposte turistiche, 114 musei legati al gusto, 173 Strade del Vino e dei Sapori>>

ROBERTA GARIBALDI

Professore presso l’Università degli studi di Bergamo. È membro del Board of Advisors e Ambasciatore per l’Italia della World Food Travel Association, e dei Board del World Gastronomy Institute e di IGCAT – International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism. Fa inoltre parte del Consiglio di Presidenza della Società Italiana di Scienze del Turismo (SISTUR), è membro di ATLAS e Aiest e di Treccani Gusto, oltre che del Comitato Scientifico di BTO. Organizza il “Food Tourism Day” della Bit – Borsa italiana del Turismo.