
Un segnale stradale per le cantine
Ci sono segnali stradali che indicano parco giochi, grotte, pineta, pineta a mare, fabbrica … invece manca il simbolo cantina
di Donatella Cinelli Colombini
Le aziende di produzione enologica aperte al pubblico per la vendita diretta sono 12.000 di cui circa 1000 ben attrezzate per l’accoglienza. Troppe per ignorarle, è necessario introdurre nel codice stradale un disegno che indirizzi chi vuole approvvigionarsi sul luogo di produzione o fare esperienze di turismo del vino.
Tutto il settore agricolo risulta colpevolmente assente dalla segnaletica come per un processo di rimozione. E’ vero
che dire << sei un contadino>> è ancora una frase offensiva in Italia e che la riscoperta della campagna come luogo privilegiato per vivere e lavorare, è recente e importata dall’estero. Tuttavia oggi non possiamo accettare che fabbriche, castelli, teatri abbiano il loro simbolo nel codice della strada e le cantine no
A parziale discolpa, va detto che tutto ciò che fa riferimento ad alcool e tabacco è oggetto di particolari restrizioni d’immagine. Sono vietati bicchieri, bottiglie e altri elementi grafici che possano invitare all’assunzione di bevande alcooliche mentre sono ammessi grappoli d’uva e botti. Per questo, circa vent’anni fa, il progetto Dyonisos finanziato dall’UE e finalizzato a sviluppare e armonizzare il turismo del vino in Europa, aveva proposto un simbolo raffigurante un arco con sotto 3 botticelle. Questa grafica fu usata per anni sui cartelli in occasione dell’evento Cantine aperte rivelandosi facile da capire e memorizzare.
Inserirlo nel codice della strada dovrebbe essere fattibile, o almeno che qualcuno al Ministero ci provi!