
Un’indigestione di eventi toscani per gli strateghi del vino
I consumi mondiali aumentano, ma in Italia calano per questo è più importante esportare. E le cantine italiane hanno ottime prospettive soprattutto a Est
Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Due giorni intensissimi in Toscana per il mondo del vino. Prima tappa a Firenze nella storica Osteria dei “13 Gobbi” ospiti di Veronafiere che ha illustrato ai rappresentanti delle maggiori cantine italiane “Vinitaly international”. Un grandioso progetto diretto da Gianni Bruno e Stevie Kim e comprensivo di eventi all’ estero amplificati dall’ utilizzo dei social network e di una piattaforme web B2B costruite su misura. A Verona, in anteprima su Vinitaly ci sarà, il 6 aprile 2013, la seconda edizione di Opera Wine con 100 cantine scelte da Wine Spectator quasi come una “Wine experience” italiana.
Seconda tappa a Siena per il Premio Gio Renti 2012 assegnato a Riccardo Illy. Io ho avuto il compito di ricordare la figura del più grande gastronomo senese, Giovanni Righi Parenti, uomo eclettico e di eccezionale talento: farmacista, poeta, pittore, storico … Oltre a Riccardo Illy, premiato come imprenditore dell’ agroalimentare di eccellenza, un riconoscimento è stato assegnato a Giovanni Mantovani direttore di Veronafiere e quindi organizzatore di Vinitaly.
Il tour de force toscano sul vino prosegue con il Wine Forum MPS. Ancora Riccardo Illy fra i protagonisti a sostenere
il ruolo del turismo del vino come strumento di promozione e business. Insieme a lui Federico Castellucci Direttore di OIV – Organisation Internationale de la Vigne e du Vin- ha richiamato l’attenzione sui prezzi e le marginalità del vino ricordando come fra i Paesi esportatori ci sono Olanda e Gran Bretagna cioè nazioni che comprano sfuso e rivendono bottiglie. Una situazione che penalizza l’ Italia relegandola spesso al ruolo di fornitrice di materia prima. Altro elemento di riflessione è la formazione francese della maggior parte di enologi e opinione marker attivi nei mercati emergenti. Creare dei “vivai” italiani sarebbe determinante.
Un convegno davvero pieno di relatori d’ eccellenza il Wine forum MPS, con Carlotta Pasqua presidente AGIVI a difendere i giovani del vino e il loro nuovo modo di fare squadra. E poi Lamberto Vallarino Gancia Presidente di Unione Italiana Vini, Stevie Kim di Veronafiere, Claudio Galletti e Fabio Carlesi di Enoteca Italiana hanno messo l’accento sull’ importanza dell’ internazionalizzazione e delle iniziative all’ estero che promuovono l’ offerta.
L’ intervento più atteso era sul Wine Index MPS: tendenze e previsioni sul mercato del vino. Cala la produzione mondiale (-8%) aumentano i consumi mondiali di vino ma soprattutto aumentano i prezzi. L’ export trascina le vendite anche se gli incrementi 2012 sono nei valori ma non nei volumi. Nel futuro immediato l’ Est Europa e soprattutto la Russia è l’ area di maggior sviluppo dell’ export italiano di vino.
Ultimo atto della due giorni toscana del vino è la premiazione dei TOP 100 della “Selezione dei vini di Toscana” un
concorso promosso dalla Regione Toscana che mira a valorizzare la migliore produzione enologica regionale.
Insieme a questi eventi prende il via la Mostra “Vino fra mito e storia” con un nucleo centrale nella Fortezza Medicea sede dell’ Enoteca Italiana e 5 esposizioni periferiche nelle principali aree vinicole della provincia fra cui, naturalmente Montalcino.