Veuve Clicquot in compresse è una bufala e non una bollicina

Falso Veuve Clicquot in pillole

Veuve Clicquot in compresse è una bufala e non una bollicina

Assomiglia allo scherzo di Orson Wells con la notizia dell’invasione marziana che scatenò il panico in USA e riguarda lo Champagne Veuve Clicquot in pillole

Falso Veuve Clicquot in pillole

Falso Veuve Clicquot in pillole

Letto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Il nome è sicuramente fra i più prestigiosi del mondo: la celebre vedova con il perlage fine, Veuve Clicquot. Tutto inizia in Russia, un mercato storico per lo Champagne con l’etichetta gialla, che deve una parte della sua fortuna dalla corte degli Zar. Pochi giorni fa l’agenzia di comunicazione russa Firma lancia una campagna virale corredata da splendide foto. La proposta è diretta a chi viaggia in aereo e ama lo Champagne al punto da non potersene privare neanche per poche ore. Si tratta di pastiglie da sciogliere in acqua, tipo Alka seltzer, contenute in cilindri simili ai contenitori da sigari. Un prodotto che si chiama “Shhh… ampagne” e viene presentato come una novità sensazionale.
Incredibile ma vero, la notizia viene considerata attendibile e si diffonde nel web con la velocità del lampo al punto da spingere la redazione francese del maggior quotidiano on line del mondo, l’Hufftington Post, a telefonare a Reims nella sede della Veuve Clicquot per chiedere maggiori dettagli. Qui cascano dalle nuvole e cominciano ad attivarsi con le smentite per evitare che la notizia attecchisca banalizzando l’immagine delle loro bottiglie. Si attiva anche il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne che apre un’inchiesta. Insomma, mentre siti italiani come WineNews e meltybuzz hanno trattato la cosa come una burla in grande stile, i

falso Champagne in pillole

falso Champagne in pillole

francesi hanno preso la cosa molto sul serio e la considerano potenzialmente dannosa al regale Champagne che attraversa una fase commerciale delicata.

falso Veuve Clicquot in pillole

falso Veuve Clicquot in pillole

In realtà questo episodio dovrebbe far riflettere e va ricollegato ai kit per produrre Cabernet, Chardonnay e persino …..che, qualche anno fa, furono commercializzati on line creando l’illusione che fosse possibile produrre il vino in casa così come la birra. Ebbene il vino è il più nobile dei prodotti della terra, è un miracolo di naturalezza, è prima di tutto cultura come il bel canto, la danza,la pittura …. Chi lo riduce in pastiglie e in formule chimiche, chi lo banalizza trasformandolo in bevande divertenti danneggia tutte le cantine serie ma soprattutto i consumatori più fragili e attratti da un uso improprio.