Vino, salute e giovani tre parole in disaccordo?

SilvioFranceschelli_Vino_e_Salute_Convegno

Vino, salute e giovani tre parole in disaccordo?

A Montalcino impariamo che le stragi del sabato sera sono invece gli incidenti della domenica mattina e che l’abuso d’alcol costa 394 milioni di € l’anno

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Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
E’ raro sentire molte relazioni ben fatte in uno stesso convegno. Invece l’incontro “Alcol e giovani: bere consapevole>> organizzato da Stefano Ciatti, Presidente di Vino e Salute, è stato interessantissimo. La location era di quelle che non lasciano indifferenti, il Museo del Brunello e della Comunità di Montalcino della Fattoria dei Barbi. Un luogo che racconta la vita dei montalcinesi attraverso la ricostruzione di ambienti domestici, botteghe artigiane, associazioni e soprattutto vigneti e cantine.
Ma veniamo al convegno del 16 novembre.

Per la verità il vino è poco coinvolto nel binomio <<amici, divertimento>> che sembra connotare l’assunzione di alcolici da parte dei giovani.

Museo_del_Brunello_FattoriaDeiBarbi

I nostri ragazzi iniziano a bere alcolici prima degli altri giovani europei (13-15 anni) ma sono meno toccati di loro dal fenomeno del binge drinking cioè dal trangugiare 5 o più miscugli altamente alcolici uno dietro l’altro. Il fenomeno riguarda il 6% dei giovani italiani, il 17% dei britannici e il 20% dei tedeschi.
Oltre alla tragedia per questi ragazzi e per le loro famiglie, i danni sociali e economici

Montalcino_Museo_FattoriaDeiBarbi

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dell’autodistruzione legata all’abuso d’alcol sono devastanti: 3° causa di mortalità con 24.000 decessi, 6% delle patologie e disabilità, 2,8% del pil pari a 394 milioni di Euro.
Cifre da capogiro che la nostra italietta, alle prese con la crisi economica, non può più permettersi.

PaoloVagaggini_Convegno_Vino_Salute_giovani

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Tante notizie ma anche qualche curiosità: abbiamo imparato che le “stragi del sabato sera” sono in realtà le “stragi della domenica mattina” perché gli incidenti si concentrano fra le 3 e le 7 cioè al ritorno dalle discoteche prima dell’alba. Anche il famigerato “posto del morto” cioè il sedile accanto al conducente dell’auto, è una bufala perché negli incidenti più gravi muore soprattutto chi guida con lo sterzo che schiaccia la gabbia toracica che, a sua volta, schiaccia gli organi interni.
Ma che fare? A livello locale l’Associazione Vino e Salute e il Sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli daranno vita a un ciclo di interventi nelle scuole coinvolgendo anche Mario Giacoma comandante della locale stazione dei Carabinieri, Marco Masini docente di scienze delle comunicazione all’ Università di Siena e Roberto Monaco Presidente dell’ Ordine dei Medici e responsabile del 118 di Siena. Una task force che deve trasformare i giovani montalcinesi nei portabandiera del consumo responsabile. Dai rampolli della terra del Brunello è giusto aspettarsi questo e altro!