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SARANNO FAMOSI NEL VINO CAMBIA LUOGO E DATA

Per motivi organizzativi, si sposterà a Firenze entro fine anno la passerella delle novità dell’enologia italiana che era in programma alla Fortezza Medicea di Siena in luglio

 

Saranno-famosi-nel-vino

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“Saranno Famosi nel Vino”, il primo e unico evento/format che mette insieme i migliori vini italiani creati nelle ultime cinque vendemmie e le migliori cantine sorte negli ultimi dieci anni, si farà, ma non più a Siena e non più a luglio. Slitta la prima passerella delle novità dell’enologia italiana: cambieranno sia la città di svolgimento, che sarà Firenze, e soprattutto le date, non più in estate, ma in inverno (a breve date e luogo esatto saranno comunicate dall’organizzazione).

 

SARANNO FAMOSI NEL VINO LASCIA SIENA E VA A FIRENZE

Motivi tecnici e burocratici hanno determinato il cambio di programma «Saranno Famosi nel Vino si sposta a Firenze all’inizio di dicembre ma, accogliendo la richiesta dell’Assessore Fattorini, c’è la volontà di studiare l’ipotesi di un’edizione estiva a Siena l’anno prossimo all’interno di un progetto coordinato con gli altri eventi sul vino in calendario a Siena», dicono gli organizzatori.
«Rimandiamo l’appuntamento – commenta l’assessore al commercio e turismo Stefania Fattorini – ma non fermiamo il lavoro su un’eccellenza quale quella del vino … il Comune di Siena si vuole mettere a completa disposizione per creare le condizioni affinché vengano realizzati eventi e manifestazioni di portata nazionale … l’appuntamento è solo rimandato. Ringrazio gli organizzatori dell’impegno comunque profuso in questi mesi, ulteriore segnale delle comprovate professionalità e competenze: sono sicura che la collaborazione sarà ancora più proficua nei prossimi mesi, partendo proprio dall’esperienza comunque avuta. Eventi come quello che era in programma e che sarà riproposto sono una priorità per questa amministrazione».

I terreni del Sangiovese in Toscana 

La masterclass di Leonardo Taddei svela i profili dei vini di Sangiovese in base ai suoli dei vigneti e all’enorme variabilità geologica della Toscana

 

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Di Donatella Cinelli Colombini

Leonardo Taddei, uno dei migliori palati e delle migliori menti fra i Sommelier AIS toscani. Ha tenuto la terza ed ultima masterclass della Vendemmia experience 2020 organizzata alla Fattoria del Colle. Una proposta enoturistica nuova che somma degustazioni, visite in vigneto ed in cantina, esperienze di vendemmia o di svinatura con una parte didattica di altissimo livello. Si sono succeduti in cattedra Leonardo Romanelli, Franco Pallini e Leonardo Taddei. Tre super esperti del vino toscano in tre weekend successivi.

Quella di Taddei è stata una lezione magistrale nel vero senso della parola che ha insegnato molto anche a chi pensava di sapere già tutto sul Sangiovese.
Dopo aver ammesso di essere anche un cultore di Champagne e birra, Leonardo Taddei ha fatto una premessa storica mettendo in fila le date e i numeri principali del Sangiovese.

 

LE DATE E I NUMERI DEL SANGIOVESE IN TOSCANA

1282: Arte dei Vinattieri a Firenze

Leonardo-Taddei-AIS-Toscana-Masterclass-sul-Sangiovese-Fattoria-del-Colle-Vendemmia-Experience

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1716: Bando di Cosimo III che istituisce le prime 4 denominazioni di origine a Carmignano, Chianti, Pomino e Valdarno Superiore
1872: lettera di Bettino Ricasoli che indica la “ricetta” del Chianti
1909: Girolamo Molon distingue il Sangiovese grosso da quello piccolo

Il Sangiovese ha 93 cloni omologati di cui 5 più diffusi.
In Toscana si producono 11 DOCG, 41 DOC e 5 IGT.

 

I CARATTERI DEI VINI DI SANGIOVESE A SECONDA DEI SUOLI DEI VIGNETI

L’approfondimento di Leonardo Taddei fa leva sulle sue competenze di geologia per spiegare le correlazioni fra i terreni toscani e i caratteri del Sangiovese.
Va ricordato che più della metà delle variabili geologiche mondiali sono presenti in Italia e la Toscana ha suolo particolarmente diversificato perché l’area si è formata grazie alla spinta della placca africana che ha dato origine a montagne e depressioni. Nel Pliocene, cioè 5 milioni di anni fa, ci fu la massima estensione del mare. Alla fine di questa era geologica avviene il sollevamento delle aree centrali della Toscana mentre fenomeni di erosione e sedimentazione caratterizzano gli ambienti fluviali e lacustri. Si forma il Macigno del Chianti.
Ogni suolo lascia un’impronta nel Sangiovese e, in base a uno studio condotto dagli assaggiatori AIS Toscana, è possibile tracciare alcuni profili principali dei vini prodotti su ciascun tipo di terreno.