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I Gourmet a Sassicaia e dallo Zazzeri appunti di viaggio

Venerdì 13 sembra una data sfortunata e invece i soci dell’Union Européenne des Gourmet di Siena hanno vissuto, a Bolgheri, una delle loro giornate più belle

Zazzeri Millefoglie di baccalà

Zazzeri Millefoglie di baccalà

Di Donatella Cinelli Colombini Brunello Casato Prime Donne

Pranzo alla Pineta di Luciano Zazzeri a Bibbona. Davanti, il cielo grigio sembrava tuffarsi in un mare ancora più grigio, una tipica giornata d’autunno. Poi sono arrivate in tavola le prelibatezze del mago toscano del pesce e sono esplosi fuochi d’artificio: 6 pietanze con al centro il millefoglie di baccalà mantecato su vellutata di porri e il pesce al vapore con maionese e bottarga di muggine. Luciano Zazzeri entrava e usciva dalla cucina con in suo camice immacolato sorvegliando con gli occhi un esercito silenzioso di aiutanti.

I Gourmet alla Pineta di Bibbona

I Gourmet alla Pineta di Bibbona

Quando tutti erano in estasi, ha mandato in tavola del pecorino stravecchio accompagnato da una magnum della Rocca di Montemassi, quasi il colpo di grazia.  Alla fine tutti erano consapevoli di aver vissuto un momento magico, quasi una pausa felice regalata dal mare.

Leggermente tramortiti dal troppo piacere del pranzo, i Gourmet, guidati dal Console Alessandro Bonelli sono ripartiti alla volta di Sassicaia.

Ornella Venica incanta i Gourmet

Serata dedicata ai vini del Collio con Ornella Venica a guidare gli assaggi e i racconti: la famiglia Venica il loro tenace attaccamento alla terra e alla vigna

Ornella Venica di Venica&Venica a Siena

Ornella Venica di Venica&Venica a Siena

Di Donatella Cinelli Colombini

Conosco Ornella da oltre vent’anni. E’ stata tra coloro che mi aiutarono a diffondere il turismo del vino in Italia, quando le cantine, del nostro Paese, erano ancora quasi tutte chiuse al pubblico. Prima nella sua regione, il Friuli Venezia Giulia, e poi come mio successore alla Presidenza nazionale del Movimento turismo del vino, ha sempre dato il suo apporto in modo generoso e intelligente. Anche se è di corporatura minuta e molto magra, ha una forza sbalorditiva ed è capace di viaggiare da sola guidando per

Venica Ribolla Gialla e Pinot Bianco

Venica Ribolla Gialla e Pinot Bianco

mille chilometri in un solo giorno. Il suo tratto distintivo è la generosità; due anni fa ha raccolto 100.000€ destinati alla beneficenza vendendo una serie esclusiva dei suoi vini. Dedica molto tempo al territorio, è stata a capo del Consorzio del Collio e in azienda promuove la qualificazione della viticultura organizzando giornate sulla potatura per gli altri produttori.

I Gourmets senesi celebrano l’autunno

Tartufi bianchi delle Crete senesi, castagne e nebbiolo per l’Union Europèenne des Gourmets al ristorante Il Mestolo di Siena

Tartufo bianco su carne di chianina tagliata al coltello

Tartufo bianco su carne di chianina tagliata al coltello

Posto d’onore ai magnifici tartufi delle Crete senesi che quest’anno sono stati raccolti in abbondanza e alle castagne che invece hanno avuto, nel 2014, una stagione molto più difficile.
Una serata dedicata all’autunno, dunque, con un’attenzione particolare agli abbinamenti, studiati dal Console di Siena Alessandro Bonelli, con vini di altre regioni e soprattutto provenienti dal Piemonte. Le mani sapienti dello chef Nicoletta, sotto la regia di patron Gaetano, hanno realizzato un menù capace di valorizzare i sapori con equilibri costruiti sulle assonanze e sui contrasti.
Primo vino Vetere 2013, rosato prodotto da San Salvatore di Giungano (Salerno) fresco, fruttato con una leggera vena acida, ottimo esempio di vinificazione in rosato dell’Aglianico accompagnato da una battuta di manzo con tartufo bianco delle Crete senesi.
Segue un passaggio tutto piemontese con un Langhe Nebbiolo 2010, cru Bricco Boschis di Cavallotto (Castiglione Falletto), un vino di ottima struttura, deliziosamente fruttato e speziato al naso e galoppante di tannini e freschezza in bocca. Abbinato con riso al naturale con fonduta di toma e tartufo bianco delle crete

Gourmet - cena al Mestolo - coniugi Adorno e S.Campatelli

Gourmet - cena al Mestolo - coniugi Adorno e S.Campatelli

Rimanendo in Piemonte, è stato servito il Nebbiolo d’Alba 2009 di Moscone di Monforte d’Alba. Colore rosso rubino con riflessi granati , sapore ben strutturato, profumo intenso. Perfetto l’equilibrio con il coniglio farcito con castagne e marinato nel latte e parmigiano , con zucca gialla stufata.

Colpo di fulmine per la Vernaccia riserva

Vernaccia di San Gimignano da incorniciare e da riscoprire: finezza, personalità e armonia superiori al passato; nella versione riserva sbalordisce i Gourmets

Ristorante il Mestolo serata della Vernaccia di San Gimignano

Ristorante il Mestolo serata della Vernaccia di San Gimignano

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

Per un senese riscoprire la Vernaccia di San Gimignano è come per un esquimese rendersi conto che il ghiaccio è freddo. L’ovvio che hai sempre sotto il naso e dunque non osservi mai con la necessaria attenzione. Succede così che i soci dell’Union Européenne des Gourmets di Siena rimangono sbalorditi di fronte al carattere sontuoso e elegantissimo della Vernaccia Riserva. Complici le spiegazioni di Stefano Campatelli e una ricciola di 15 kg magistralmente cucinata da Nicoletta chef del ristorante Il Mestolo …. i 35 commensali hanno un colpo di fulmine collettivo.
La serata era particolare anche per me con il festeggiamento della mia recente nomina a Cavaliere della Repubblica e il Console Alessandro Bonelli che mi consegna una targa a nome del club.
A completare la mia gioia c’è la presenza di Anna Pesenti Buonassisi giornalista, gastronoma e grande amica.

Con Pia Donata Berlucchi la Franciacorta fa innamorare

I Gourmet affascinati da Pia Donata Berlucchi e il suo modo di parlare di vino citando i filosofo greci, gli imperatori normanni e ovviamente l’enologia

Pia Donata Berlucchi all'Unione Européenne des Gourmets

Pia Donata Berlucchi all'Unione Européenne des Gourmets

Di Donatella Cinelli Colombini
Che donna! Pia Donata Berlucchi ha fatto innamorare i soci dell’Union Européenne des Gourmets di Siena con i suoi vini ma soprattutto con la sua personalità ancora più spumeggiante. E’ passata dalle massime di Aristotele alla spiegazione del satèn un francesismo che vuol dire setoso ed è usato solo in Franciacorta, per i vini a prevalenza di Chardonnay, con meno di 5 bar di pressione.
Non è quello che dice che affascina ma è il modo con cui lo dice. Ora tutti hanno ben chiara la differenza fra le cantine Berlucchi, che producono milioni di bottiglie, e quelle dei fratelli Berlucchi – dirette da Pia Donata – che spumantizzano solo ciò che arriva dai loro vigneti. Così come tutti hanno capito come, milioni di anni fa, il ritirarsi dei ghiacciai ha creato il particolare terreno della Franciacorta.

I Gourmet di Siena finiscono l’anno dei vinattieri

Cena degli auguri supertradizionale per i soci dell’Union Européenne des Gourmets di Siena che hanno concluso un anno davvero strepitoso

Union Européenne des gourmets di Siena cena degli auguri

Union Européenne des gourmets di Siena cena degli auguri

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
Molto spesso le cene degli auguri si trasformano in un tour de force che mette a dura prova il fegato ancora prima di Natale. Menù pieni di ricette scelte solo perchè diverse dal solito ma spesso mal eseguite, cibi pesanti, quantità eccessive in una gara di esagerazioni che con il passare dei giorni è sempre meno gradita.
Per fortuna c’è chi fa scelte diverse e cerca l’eccellenza nella tradizione. Il Console Alessandro Bonelli ha fatto vivere ai Gourmets di Siena la cena di Natale perfetta senza staccarsi un centimetro dalle pietanze canoniche ma chiedendo alla cucina della “Compagnia dei vinattieri” un livello altissimo persino nella maionese rigorosamente fatta in casa.
I vini in perfetto abbinamento, la conclusione con un panforte in una nuova versione e le canzoni di Paolo Conte suonate e cantate dal vivo da una coppia di musicisti senesi hanno reso memorabile la serata di 50 amici entusiasti.

La leggenda dei Frati nella Cantina Cecchi in Chianti

Ombretta e Filippo  Saporito grandissimi chef, Cesare e Andrea Cecchi i fratelli chiantigiani e 40 gourmet in una splendida serata di tiepido autunno

Andrea Cecchi riceve i Gourmet nelle sue cantine

Andrea Cecchi riceve i Gourmet nelle sue cantine

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini

La Delegazione di Siena –Firenze e Toscana dell’Union Européenne des Gourmets torna a riunirsi dopo la pausa estiva con la visita alle Cantine Cecchi di Castellina in Chianti. Chi ricorda lo stabilimento di 20 anni fa si prepari a uno choc e soprattutto a rifarsi gli occhi perché ora è bellissimo. A destra della strada la cantina industriale di 16.000 m2 preceduta da uffici, sala da degustazione, sala convegni sale ricevimento di design raffinato e mobili moderni di grandi architetti. Sotto la bottaia è da film tanto è bella: archi, marmi e barriques nuove che la fanno assomigliare a una chiesa. 

Di fronte c’è la cantina di Villa Cerna una delle 4 fattorie del Gruppo Cecchi dove ancora oggi vive la famiglia in un castello costruito intorno all’anno mille. Le dimensioni sono meno imponenti e il carattere più “rurale” ma tutto è comunque grande, ben organizzato e ordinatissimo.

Castello della Sala, Cotarella, Vissani … a tutto gourmet

Cronaca di un giorno da wine lover vissuto al massimo. Sono al Castello della Sala e come per incanto appare Renzo Cotarella

Renzo Cotarella e Massimiliano Pasquini

Renzo Cotarella e Massimiliano Pasquini

Visto per voi da Donatella Cinelli Colombini
L’enologo superstar di Antinori arriva mentre i membri della delegazione di Siena dell’Union Europeénne des Gourmet, guidati da Alessandro Bonelli, hanno concluso la visita alle spettacolose cantine di produzione dove la migliore tecnologia permette di trasformare uve locali e internazionali in vini di suprema eleganza.
Nel Castello della Sala l’accoglienza è degna dei Marchesi Antinori: sala storica con arredi di grande antiquariato, tavolo con tovaglie di broccato e sopra 4 vini cult: San Giovanni, Conte della Vipera, Cervaro e Muffato insieme a fondi di barrique coperti di antipasti. Poi arriva Renzo Cotarella e io rimango letteralmente basita perché non mi aspettavo che il nostro piccolo gruppo di appassionati meritasse le attenzioni di uno dei più grandi enologi del mondo.

Lui ci racconta quanto sia stato difficile creare il Conte della Vipera, che dal 2011 raggiunge un livello di finezza, potenza

E il galletto nero diventa fashion

Iniziato con il contrasto  sul “galletto dove lo metto” è finita con un’immagine smart e fashion del nuovo Chianti Classico

I gadget della Chianti Classico Revolution

Chianti Classico Revolution indosso a Sara e Diletta

Sergio Zingarelli Presidente del Consorzio ha presentato ai soci dell’Accademia Italiana della Cucina e dell’Union Européenne des Gourmets, la “Chianti Classico Revolution” il restyling della denominazione della Toscana centrale. Ci racconta che tutto è iniziato con la disputa sulla posizione del simbolo costituito dal gallo nero sulle bottiglie ed è finita con rinnovamento completo dell’immagine della denominazione. Alla fine il celebre gallo, ora più pennuto e col becco aperto, sarà più visibile. Ma le novità non si fermano qui: al vertice della piramide produttiva del Chianti Classico arriva la “Gran Selezione” riservata ai migliori vini prodotti in azienda cioè ottenuti dalle vigne di chi lo imbottiglia. Nasce la Chianti Classico Academy con corsi per wine lovers di mezza giornata o un giorno che comprendono l’ABC della denominazione e il suo assaggio.

Gli auguri di Natale dei wine lovers

Sommelier, Gourmets … con Donatella Cinelli Colombini alle feste degli auguri dei wine lovers con premiazioni, assaggi e menù da fiaba

MarziaTemestini_BarbaraTamburini_Paola Rastelli_DonatellaCinelliColombini

MarziaTemestini_BarbaraTamburini_Paola Rastelli_DonatellaCinelliColombini

Cominciamo con quella più sontuosa nella Villa Castelletti a Signa dove i Sommelier AIS  hanno organizzato la degustazione dei vini di 130 cantine toscane  – 4 e 5 grappoli nella guida “Bibenda” e la consegna del “Premio Dino Casini” che è andato all’enologa Barbara Tamburini. Prima della cena di gala intorno a un tavolo imperiale elegantissimo, si è svolto un convegno dal titolo “Il nostro futuro: la figura del sommelier, uno strumento di marketing e di comunicazione” . Io ero fra i relatori ed ho illustrato due nuove figure professionali: l’enoguida e l’enodocente nelle master class per i turisti. Una proposta ardita che tuttavia è stata accolta con favore anche dalla moderatrice, la bravissima  Marzia Morganti Tempestini. Il Presidente AIS della Toscana Osvaldo Baroncelli, mi ha donato un taste vin di cristallo che è ora nella cantina della Fattoria del Colle.
Più burrascosa la cena degli auguri dell’Union Europeenne des Gourmets nel ristorante Guido a Siena.