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LA SVOLTA DIGITALE POST COVID DELL’ENOTURISMO 15

La mancanza di connettività nelle campagne è il maggior ostacolo allo sviluppo dell’enoturismo perché impedisce di commercializzare e trovare le cantine

 

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di Donatella Cinelli Colombini

All’inizio del 2021 l’Associazione Le Donne del Vino fu chiamata alla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati per portare un contributo femminile al Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza e quindi fu organizzato un sondaggio fra le 900 socie da cui emerse la connettività come prima esigenza.

 

IL COVID HA ACCENTUATO IL BISOGNO DI CONNETTIVITA’

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Il lockdown e l’aumento di riunioni, l’invio di documentazione, il lavoro e in generale la comunicazione via web che ha sopperito all’impossibilità di incontrarsi e viaggiare, ha messo in grave difficoltà le imprese non collegate con fibra ottica o con cattiva connessione ADSL e quelle in zone dove la copertura del segnale telefonico è debole.
Ovviamente il problema esisteva già prima ma era meno percepito. Non si tratta di una criticità che scomparirà con l’epidemia, anche se diminuirà con la riduzione dello smartworking. La nuova modalità di utilizzo è ormai entrata nel vissuto di tutti come la comodità di fare riunioni online anziché perdere un’intera giornata per incontrarsi di persona.

 

Donne del vino del mondo unitevi

SIMEI Milano 19-22 novembre 2019 ospita il primo forum mondiale delle Donne del vino e la premiazione di Simonetta Doni Personaggio dell’anno 2019

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di Donatella Cinelli Colombini

Simei, la più grande fiera mondiale di attrezzature per la produzione e il confezionamento del vino, quest’anno ha invitato delle ospiti nuove e importanti. Si tratta delle rappresentanti delle associazioni femminili del vino di tutto il mondo (ore 15 padiglione 11 sala convegni-wine bar). Un’enologa e una produttrice sono arrivare da Francia, Svizzera, Germania, Austria, Croazia, USA, Argentina, Australia, Sud Africa….. per costituire un network basato sullo sharing cioè lo scambio di esperienze, viaggi, know how, opportunità di formazione e di business, comunicazione. Seguendo il principio che “l’unione fa la forza” il vino al femminile ha risposto all’appello delle Donne del Vino italiane che sono, di gran lunga, l’associazione più numerosa e attiva a livello internazionale. L’obiettivo è di accrescere le opportunità affinché il processo verso la parità in termini di carriera, retribuzioni e riconoscimento sociale, avvenga più rapidamente possibile.

SIMEI 2019 PRIMO FORUM MONDIALE DEL VINO AL FEMMINILE

Donne-de-vino-2019-convention-in-Sicilia-Planeta -Sciaranuova

Donne-de-vino-2019-convention-in-Sicilia-Planeta -Sciaranuova

Il programma  primo forum mondiale del vino al femminile è stato messo a punto da Tiziana Mori responsabile delle pubbliche relazioni di GIV e artefice del network internazionale delle Donne del vino.

Durante il Forum of the women in wine worldwide, che avviene durante SIMEI, oltre alla firma del protocollo di intesa che collega in un networking le principali associazioni dell’enologia al femminile, le delegate estere e le Donne del vino italiane parteciperanno a una welcome dinner e a un convegno (21 novembre ore 10 sala convegni padiglione 15 incentrato sulle opportunità e le sfide che attendono il mondo del vino in termini di turismo e economia circolare. Porteranno i loro contributi Carlos Santos di Amorim Cork Italia, Roberta Garibaldi docente all’Università di Bergamo e maggiore esperta di turismo enogastronomico, e il direttore di LCI Lavorazione Carta Riciclata Italiana.

Le quote rosa nei consorzi dei vini: favorevoli e contrari

Quote rosa nei consorzi dei vini: contrari Federdoc e AIGIC, contente ma preoccupate le Donne del vino, incapaci di capire i consumatori

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Quote-rosa-nei-Consorzi-di-tutela-Colomba-Mongiello-autrice-dell’emendamento

Di Donatella Cinelli Colombini, Brunello, Casato Prime Donne

Il Collegato agricolo alla legge di stabilità finanziaria che comprende l’emendamento dell’Onorevole Colomba Mongiello sulle “quote rosa” nei CDA dei Consorzi di tutela ha scatenato polemiche e contrasti. Una reazione, a tratti, al limite delle offese personali che i consumatori hanno seguito quasi con ilarità << contadini maschilisti, loro si che le sanno trattare le donne … come ai bei tempi! >> ed è stato commentato dai 5Stelle con toni ancora più pesanti <<Uno slot per le ‘mogli di’, slegato da qualunque criterio di rappresentanza, e che non ha nulla a che vedere con la meritocrazia e le pari opportunità>>.
La levata di scudi di Federdoc e AIGIC che riuniscono i maggiori consorzi del vino e dell’agroalimentare, alla norma Mongiello, ha trovato una immediata risposta alla Camera dei Deputati. L’emendamento prevede il 20% di donne nei CDA e la modifica degli statuti dei consorzi entro sei mesi dall’approvazione del provvedimento, ma nella stessa legge è stato introdotto un secondo emendamento firmato dagli Onorevoli Cenni, Tentori, Terrosi e Albini, che impegna il Governo ad applicare le norme con la flessibilità e la gradualità

Quote-rosa-nei-cda-dei-consorzi-le-donne-nel-Vino-Nobile-di-Montepulciano

Quote-rosa-nei-cda-dei-consorzi-le-donne-nel-Vino-Nobile-di-Montepulciano

necessarie a non bloccare l’attività di consorzi. Insieme chiede di sostenere le azioni utili a favorire l’ingresso di un numero maggiore di donne in ogni livello della filiera produttiva e nella guida di associazioni. In altre parole rallenta l’introduzione delle “quote rosa” ma obbliga i ministri a fare corsi e altre iniziative che suscitino il protagonismo femminile nel mondo agricolo, come dire << prendiamoci tempo ma non perdiamo tempo e facciamo emergere le donne di talento>>.